Prendimi qui se vuoi,
è così semplice.
Cambiare pelle per noi
non è impossibile.
Della mia integrità morale
hai fatto graffi sulla pelle
da disinfettare.
Tu, come edera estesa,
sorreggi le mura:
ti nutri dell’ansia
di un’anima impura.
Della mia integrità morale
hai fatto lenzuola sporche
da risciacquare.
Con le unghie spinte
fin dentro il respiro
e la bocca schiusa
in un ultimo tiro,
hai trasformato la notte
nel sogno di un vampiro.
Come serpenti in Amore,
tra spire aggrovigliati,
creature che han fame
soltanto di se.
Della mia integrità morale
hai fatto una statua
di sabbia e di sale.
L’avere gli occhi chiusi su di te
è un po’ come morire.
La Vere ha gli occhi chiusi
su di me ed è
un po’ come morire.
Io non posso restare
un secondo “di più”:
sarebbe come condannarmi
adesso. Già lo so,
non riuscirei più
ad andare via e tu
non saresti mai
del tutto mia.

2 pensieri su “LaVeré (2004)”