Ma dove finiscono le auto?

Ho bisogno di sfogare un po’ di veleno accumulato, me la prenderò quindi con le mie vittime preferite: gli automobilisti.

Ogni mattina, dal Lunedì al venerdì, mi reco sul posto di lavoro, percorrendo sempre la stessa strada: imbocco l’autostrada a Castel San Giorgio (Sa), la percorro fino al raccordo Sa-Av, poi mi immetto sulla Salerno-Reggio Calabria ed arrivo alla zona industriale di Salerno.

Sembra facile vero? Non lo è per nulla, dato che in strada ci siete voi… Sì, ce l’ho con voi, anche con te, razza di merda incastrata tra le fessure dei miei pneumatici.

I problemi cominciano già al casello di Mercato San Severino, dove la coda per il pedaggio è stata progettata direttamente dagli ingegneri al momento della costruzione. Io pago con la carta, anche se sono pochi centesimi. “Fatti il telepass”, ogni tanto qualcuno mmi propone, con la vocina gradevole come una porta cigolante.

Non mi faccio il telepass, caro il mio genio della pasta scotta, perché l’automobilista italiano medio è così idiota che riesce a creare coda anche con quello; per fortuna lo è abbastanza da avere problemi con la tecnologia e quindi salta i caselli riservati alle carte…

Io, quindi, passo liberamente, sperando che un camion non mi riduca in purè, facendo slalom tra le auto che non hanno capito bene se durante la notte hanno spostato le entrate.

A questo punto tutto fila liscio per qualche chilometro, tranne da metà settembre a fine ottobre (più o meno): in questo periodo, infatti, all’Università di Salerno sbarcano le matricole, che nei primi giorni della loro carriera sono piene di buone intenzioni e vanno a tutti i corsi, intasando l’uscita preposta ed ovviamente TUTTA L’AUTOSTRADA.

Questo periodo dura poco, perché la maggior parte degli studenti si stanca presto di fare il modello di serietà, liberando sia l’uscita autostradale che i miei coglioni, almeno per un altro anno.

Non c’è di cui gioire, perché i guai arrivano SEMPRE in un tratto di strada che va da Baronissi a Salerno: lì, nei giorni più bui, si può anche spegnere l’auto ed andare a spinta, come se si trattasse di uno skateboard!

Ho visto code che voi umani non potete immaginare… Come dite? Potete? Ah giusto, siete voi a causarle! Chiedo scusa per il disguido.

L’ingorgo dura fino a Salerno e lì ti rendi conto di cosa accade: ci sono tre corsie, una svincola verso il centro, altre due si immettono sulla Sa-RC… OVVIAMENTE chi deve uscire a Salerno cosa fa? Vediamo se indovinate, vi do tre possibilità.

  1. Si incanala in una fila ordinata, rispettando il proprio ordine di arrivo.
  2. Cerca di superare TUTTI gli altri, creando un imbuto che occupa tutte e tre le corsie.
  3. Viene travolto dal tir diretto verso Cosenza, mentre sta fermo nell’imbuto di cui sopra.

Vi renderete conto che in questo paese la prima ipotesi, in una scala di probabilità, viene subito dopo un Mio Mini Pony presidente del Consiglio dei Ministri… Devo darvi anche un’altra brutta notizia: fin’ora la terza ipotesi non si è ancora verificata, ma io confido della giustizia divina!

A questo punto tutto fila liscio fino al mio ufficio, solo qualche volta si ripresenta la stessa situazione alla mia uscita,  ma molto più raramente.

OVVIAMENTE: al ritorno tutto comincia uguale, solo all’inverso.

Questa cosa avviene OGNI STRAMALEDETTO GIORNO, procurandomi una grande voglia di acquistare un tir ed aprire una tratta casa mia-cosenza.

In alcuni giorni si raggiunge il massimo del ridicolo: la coda si allunga, si infoltisce, tu capisci che qualcosa non va. Pensi ad un incidente, per forza, dato che segnali di lavori non ce ne sono.

All’improvviso l’ingorgo finisce, come per magia. Cosa era successo? L’incidente c’era, ma sull’altra corsia: sti coglioni rallentavano per guardare… Gli stessi coglioni che un chilometro dopo formeranno l’imbuto, gli stessi che finiranno sotto le ruote del tir, prima o poi.

Dove sono finite le auto? In culo alle sorelle dei coglioni, ecco dove!

No, non posso continuare.. .Il veleno c’è, ma non riesco a sputarlo come vorrei… Meglio rimandare… Oggi non riuscirò ad essere cinico, solo volgare…

Tornerò, prometto, il brutto ed incazzato di una volta… Oggi sono solo brutto… E sto noleggiando un tir per domani mattina… Buonanotte!

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