Piano,
sfiorarle le labbra,
con indegno pudore,
far combaciare le proprie forme,
muovendo di moto vagante.
Come un fiore: strapparne,
delicatamente, i petali,
scoprirne il cuore,
senza più difese;
ormai, la sua innocenza,
perduta,
ha assediato e vinto,
ti chiama,
ti immola a se stessa.
Solcarne la pelle,
graffiando, mordendo,
finalmente animali,
incattiviti di fame,
voglia primitiva:
carne…
