Il personaggio che vedete in foto d’anteprima è Matteo, 17 anni*, francese di nascita, italiano per una parte di sangue… Il figlio di mio cugino!
Gli ho chiesto il permesso, prima di scrivere questo pezzo, preoccupato che non leggesse l’italiano: ho dovuto stupirmi, perché non solo lo legge, ma lo scrive molto meglio di tanta gente italica di mia conoscenza.
Mentre chattavamo in instagram, non ho avuto per niente la percezione che si trattasse di una persona nata e cresciuta in Francia, da padre nato e cresciuto in Francia e con solo mia zia come nonna nata in Italia.
Ho deciso di scrivere questo post perché ho visto la foto, per caso, pensando che un simile orgoglio non lo si vede in Italia da tanto tempo: quel ragazzo ne ha da vendere e noi dovremmo acquistarne un po’.
Eccolo… Arriva… Arriva il coretto destroide.. 3,2,1: “Fo’, noi lo abbiamo l’orgoglio italiano: prima gli italiani!”
Ok, avete appena tagliato fuori Matteo, quello nella foto con la bandiera italiana: lui non sarebbe italiano per le nostre leggi.
Ecco… Arriva il contro-coretto sinistroide: “Fo’, non possiamo essere orgogliosi di questo paese.”
Ed andatevene, no? Così stiamo più larghi e ci sarà più posto di lavoro per chi invece lo è!
Ora vi spiego perché Matteo ha più orgoglio di voi, spero nel modo più elementare possibile, così che poi il più intelligente di voi possa spiegarlo anche agli altri.
Matteo ha 17 anni, è un bel ragazzotto gallico, con un sacco di interessi: io a quell’età anni ero una testa di merda, immagino che lo siano un po’ tutti a quell’età.
Voi a 17 anni a cosa pensavate? Io a bere, alle donne, alla musica… (Beh, sì, non è cambiato molto, lo so).
Il fatto è che Matteo non potrebbe essere lì, con gli amici ed i suo interessi, se mia Zia, nel dopoguerra, non avesse seguito l’Amore oltre le alpi. Non sarebbe lì se quel paese straniero non l’avesse accolta, prima con le leggi, poi con la gente.
Mio Zio e mia Zia hanno avuto 4 figli, tutti diventati affermati professionisti: cosa faceva mio zio? Il minatore di carbone! (questa è per la sinistra).
Matteo è il risultato di anni ed anni di politiche di integrazione, di tradizione democratica, di “possibilità”: è il prodotto di un paese dove il padre, figlio di minatore, è diventato un medico di non poco spessore.
Matteo potrebbe prendere quella bandiera e pulircisi il culo, ma non lo fa! Lui la alza, orgoglioso, fiero di quella minima percentuale di sangue italico che ha nelle vene!
Lui non se la prende con gli immigrati: lui guarda all’Italia!
Lui non critica il paese: lui lo sogna!
Quando viene “giù” al paese, Matteo GODE di questa nazione: voi, lo fate?
Essere Italiani non vuol dire cercare problemi ,ma trovare soluzioni: i problemi non c’è bisogno di cercarli, vengono benissimo fuori senza aiuto!
Essere italiani non vuol dire chiudersi, ma aprirsi!
A proposito, cari mi miei camerati: Roma era multi-etnica, multi-raziale, multi-culturale e multi-religiosa.
A Roma per le strade si vedevano pelli di ogni colore, si professavano centinaia di culti. Se volete un paese grande come la Roma che sognate (e che forse sogno anche io), la strada non è “Prima gli italiani”, quella ci ha portato solo al dopoguerra ed alla fame!
Se volete un’Italia gloriosa come la Roma che sognate, dovete aprirle le frontiere, non chiuderle!
Il vostro Duce disse “studiate la storia”, com’è che gli “Imperativi categorici” non li ascoltate quando non vi conviene? Mah…
Matteo è Italiano perché lui l’Italia ce l’ha nel sangue, MOLTI ITALIANI ce l’hanno solo sulla bocca!
Je suis Italien!!! Je suis Matteo!!!
*Modificato il 23/02: Matteo ha 17 anni, non 21
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