Affidare bradipi e pomodori all’Amore… Roba da Bloggolo!
Il titolo di quest’articolo suona assurdo, eppure è esattamente la fotografia di quello che ho fatto: del resto la mia realtà, spesso, supera a fantasia, di almeno due lunghezze.
Ho avuto in auto per un bel po di giorni due cose: un pupazzo a forma di bradipo ed un barattolo di pomodori secchi.
Queste due cose non sono strane da trovare nella mia auto, in quanto fin da bambino ho una passione per i peluches (almeno Aurora ce l’ha, la mia parte femminile) e lavoro in un’azienda di i/e alimentari.
Per anni ho avuto sul cruscotto un pupazzo a forma di grande topo, chiamato ZOC, che un giorno ho trovato sgozzato, con la spugna che usciva dal collo copiosa.
Zoc ora riposa nel mio armadio, anche se è già da un po’ che penso di operarla e riportarla in vita ed in giro.
La topolona di pezza indossa una maglietta con la scritta “V*ff*nc*l* – Compra una vocale” ed era un po’ la metafora di quello che ero io in quel periodo: una zoccoletta poco più che ventenne, che frequentava altre zoccolette di età variabili tra la maggiore età ed il limite del Milf.
Ho sempre avuto il dubbio che a sgozzare Zoc sia stata una di queste signorine, ma non ne ho le prove, anche se in realtà mi ha fatto un piacere: era giunto per me il tempo di mettere la testa a posto e così fu.
Il pupazzo che ho avuto ultimamente, il bradipo, invece, l’ho comprato per una persona, con la quale avevo scoperto di avere la simpatia in comune per un personaggi odi un film di animazione: Zootropolis, conoscete? Gran bel film, se togliessero gli animaletti e mettessero le persone e se non fosse disegnato ma recitato, sarebbe un poliziesco con i controcazzi, con tanto di intrigo politico e storia d’amore/amicizia.
L’ho comprato perché l’ho visto su uno scaffale e l’ho preso, punto ,senza pensarci troppo: in effetti devo pensare un po’ in più, in queste occasioni.
I pomodori secchi li avevo, invece, perché a questa persona piacciono, molto semplice.
Avevo queste due cose in auto perché a me piace fare felici le persone a cui tengo, anche solo quelle a cui potrei potenzialmente tenere… In realtà molto, troppo spesso, anche quelle che neanche conosco, ma mi rendo conto che è un problema tutto mio.
Ora… Non vi faccio il riassunto, non tanto per privacy mia, dato che scrivo queste cose su un blog pubblico, né per la sua, in quanto neanche leggerà mai questo articolo (credo che neanche sappia che ho un blog in realtà), ma perché non è importante ai fini del racconto e mi annoia riviverlo: quello che importante è che ad un certo punto queste due cose sono rimaste nella mia auto.
Non ho avuto la possibilità di darle questi “petit cadeau”, quindi picche ed andiamo avanti.
I pomodori, devo dire la verità, li avevo dimenticati, anche perché fa freddo e non ho mai avuto la necessità di toglierli dall’abitacolo.
Il bradipo, che avevo chiamato Brad (che fantasia), invece, era diventato un po’ un compagno di tragitti, il testimonial di un paio di eventi, soggetto per foto instagram e via discorrendo: era diventato la nuova Zoc.
Ora cosa è successo? Non ci sono più!
“Ecco,” sento il solito coretto, “bravo, così si fa: il bradipo nell’armadio e i pomodori nello stomaco!”
Eh no, cari miei, sarebbe stato davvero banale, non è il mio stile e non lo è stato neanche questa volta: sono finiti entrambi nelle braccia dell’Amore, solo che non era il mio.
Era un po’ difficile, infatti, che fosse il mio: non ho neanche avuto il tempo di svilupparlo e, credetemi, ce ne vuole perché lo sviluppi, a ‘sto punto.
“Cazzo Fo’, 30 poesie e due canzoni, quando lo sviluppi che fai?”, chiede il coretto. “Scopritelo”, è la risposta.
Uscendo dalle divagazioni, venerdì sera sono stato al live di alcuni amici, del quale ricordo poco, perché il bancone era troppo vicino al palco e perché ad un certo punto la Madonna ha voluto fare un paio di giri di cicchetti.
Al termine di questo live eravamo tutti un po’ alticci, necessitavamo di “assorbire” ed abbiamo deciso di fare colazione con un panino con la mortadella, da un forno lì vicino.
In auto con me sono venuti due amici, una coppia di persone a cui io voglio già un mondo di bene, nonostante siano nella mia vita da poco. Lui è un chitarrista sensibile e fantasioso, lei una donna intelligente e luminosa: insieme formano una coppia solida come la roccia, il tipo di Amore che io definisco tale.
Oltre ad amarsi si vogliono bene, che spesso non sono la stessa cosa: si fidano, si stimano, si supportano e si lasciano liberi.
Lei, salendo in auto, ha agguantato Brad (o Brady, come l’ha ribattezzato), tenendolo stretto per il resto della nottata, anche mentre noi ci abbuffavamo di panini con mortazza e… Pomodori secchi (esatto), cosa che mi ha ricordato del barattolo in auto.
A quel punto ho avuto l’illuminazione: quelle due cose, anche se spicciole, dovevano andare ad una persona che stava iniziando a trasportarmi, S.Valentino era passato da due giorni e quindi: perché non regalarli all’Amore?
Non al mio amore, ma all’Amore punto! A quello di altri, che importa quale: all’Amore in assoluto, a quello bello, costruito giorno dopo giorno, sui successi ed anche sulle crisi.
Il giorno dopo lei mi dice che Brady aveva dormito sereno con lei…
Lui… Beh, spero che non abbia dormito con il barattolo di pomodori… eheh!
Omaggiate l’Amore, cari bloggoliani e bloggoliane, fatelo sempre, anche se non è il vostro, anche se neanche fa parte della vostra vita: perché un giorno potrebbe arrivare ed è meglio che di voi abbia un buon ricordo.
bellissimo!! complimenti davvero
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Grazie… Anche per il solo fatto di partecipare con un commento, mi da la possibilità di imparare a conoscervi.
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