L’istante più lungo

Hai chiuso gli occhi, solo un istante,

il granello di sabbia tra due tensioni.

Hai ancora la polvere in bocca,

ma resti fermo, al centro del conflitto,

col capo chino e il silenzio dentro:

ti concentri, tieni fuori la battaglia,

mentre attorno gli uomini cadono.

Immobile, con le armi in pugno,

a mani basse, a scudo aperto.

Ti colpissero adesso, non importerebbe:

tu sei nel tuo istante più lungo,

il momento in cui dimentichi,

solo per poter ricordare ancora.

È a quel punto, all’improvviso,

che senti il fendente nemico

sopraggiungere, tagliando l’aria:

apri gli occhi, è l’istante più breve!

pari, schivi, rispondi, attacchi.

poi colpisci…

E l’istante ricomincia.

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