Morsi, graffi, puntigli,
sorrisi, ghigni, smorfie,
suoni smorzati, vivi,
altri urlati e morti.
Crescendo di sensi,
irrazionali movenze,
lentiggini esplorate
sulla pelle candida.
Permessi ottenuti,
capelli ingoiati,
gocce di sudore
in corsa fra loro.
Fino all’estremo,
fino all’ultimo fondo
di pura energia.
Dopo, il silenzio,
la contemplazione
di ciò che sei,
di ciò che hai dato.
Portami con te,
per un istante solo,
se è questo che vuoi,
se è questo che puoi.
Ti mostrerò come,
in soli pochi istanti,
si può vivere, insieme,
un’intera vita di sensi.
Sensi rubati, ottenuti,
pretesi, osteggiati.
Solo il cielo immenso
sarà testimone, muto,
del nostro miracolo.
