La Verità è sporca.

La Verità non concede pause,

non timbra il cartellino,

non fa doppie edizioni:

la Verità è una rotativa perenne,

sporca di inchiostro e di grasso,

stridente, rumorosa, ma evidente.

La Verità è un mucchio di carta,

errori di stampa ammassati,

accumulati a testimoniare

i propri fallimenti.

La Verità è il sudore, il vapore,

è fatica, lavoro usurante.

La Verità è perseveranza,

è accusa, indagine:

non è mai una scusa,

mai una scappatoia.

La Verità non è una pausa caffè,

non un aperitivo,

non uno sfizio del momento:

è vizio, dipendenza,

la Verità intossica.

La Verità chiede garanzie,

prima dell’avallo

della sincerità vantata.

Lei non accetta contraddizioni,

retromarce, cambi di rotta:

se lo fai, se anche solo esiti,

stai mentendo quel giorno,

oppure lo hai fatto, consapevole,

per tutta la vita innanzi.

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