Lettera aperta S. Valentino

Caro S. Valentino,

ciao, come stai? Tutto bene? In Famiglia?

Ti scrivo per chiederti un paio di cose, che sono certo avrai la cura di concedermi, nulla di complicato.

In primis, ti prego di disabilitarmi il telefono quando supero la quarta vodka, davvero… Stamattina ho scoperto di aver mandato dei luuuuuuuuuuuuuunghi messaggi che mi hanno fatto vergognare, non tanto per cosa ho detto, ma per come… Ed in realtà anche per il chi. La mia fortuna è che lei è una persona a modo ed ha deciso di non ascoltarli, almeno così ha detto è spero che lo faccia, ma questa  è un’altra storia…

Già che ci sei, anche un fegato nuovo non guasterebbe… Soprattutto dopo ieri sera… Anche semi-nuovo andrebbe bene.

Dimmi una cosa, tu hai contatti con l’ufficio marketing dei baci perugina? Ieri me ne è capitato uno tra le mani (non chiedermi come e perché, lo sai) ed ho capito che stanno risparmiando sul copywriting dei bigliettini… Ma chi le scrive quelle cazzate? Ricordo che anni fa avevano molto più senso.

Un’altra cosa che vorrei chiederti è di presentarti alle porte dei single scazzati, come il sottoscritto, armato di spranga e pitbull affamato: davvero non se ne può più della nostra insofferenza verso gli innamorati, non è certo colpa loro se siamo spaiati, no?

Scendi nella coscienza di Mark Zuckerberg e convincilo a chiudere i nostri profili nella tua settimana, in modo di impedirci di pubblicare post incattiviti nei confronti dell’Amore… Tipo il mio tormentone che l’anagramma di San Valentino è “Na sveltina no?'”… Odioso, vero, ma odioso!

Poi ci sarebbe quell’altra questione, ehm… Quella più seria…

Gli innamorati, le coppie… Loro, proprio i tuoi protetti… Non tutti, ma molti… Fa che lo siano per sempre e fin dal primo giorno…

Ehy, cos’è quell’aria sorpresa? Che ti aspettavi, che ti dicessi che devono morire tutti?

E perché? Solo perché sono stato silurato un centinaio di volte? Dai, sono almeno altrettante le volte io cui il siluratore sono stato io, cerchiamo di essere seri!

Mio caro bel San Valentino, non te la cavi così facilmente… Ti tocca faticare! Anzi, sarebbe cosa buona se capissero che non basta farsi gli occhi dolci il 14 febbraio, ma che amarsi è un lavoro quotidiano ed impegnativo.

Insegna a questi innamorati che oltre i fiori e i cioccolatini (che non guastano), il regalo più importante è il tempo che si dedicano, l’ascolto ce si concedono, il supporto che si danno: insegna alle coppie a non essere solo due individui che vanno al cinema insieme, ma una squadra… fa che scelgano insieme il film e che dopo ne discutino, ne parlino…

San Valenti’, il film è ‘na metafora… Non fare quella faccia! Ma eri anche tu in quel locale ieri sera? Ti vedo un po’ spento…

Eh sì, sei spento! Ti sei ridotto ad un cartellone pubblicitario, quando dovresti essere il protettore del fuoco e della passione!

Le aziende ti usano per vedere detersivi, ribellati! Prendi questi innamorati e portali in un letto a fare l’Amore, che quasi lo hanno dimenticato che si può fare anche quello, tra un menu fisso ed un selfie con hasthag #lamorequellovero!

Fin dal primo giorno Valenti’, fin dal primo istante! Ti rendi conto di quanto la gente abbia paura? “Andiamoci piano”, “ho la corazza”, “vengo da una storia difficile”…

Ma che dite? Che diciamo? Cose da non credere!

No, non devono andarci piano… Soprattutto all’inizio! Insomma, ho sentito tante volte la parola “partire in quarta”… Ma se parti in quarta la macchina muore, perché non ha ripresa… (Vale, è sempre una metafora… Sveglia).

‘Sti ragazzi devono partire in prima, scattanti, pieni di potenza, da 0 a 100 in uno sguardo! Devono scopare al primo appuntamento, devono tenersi per mano al secondo, devono tenersi abbracciati al terzo!

Titi’, libera gli innamorati dalla paura, soprattutto quelli potenziali, perché corrono il serio rischio di non esserlo mai.

Vogliamo, poi, parlare delle coppie “consolidate”, quelle che stanno insieme da anni? “Ci uccide l’abitudine” dicono in molti! NO, sono le cattive abitudini che li uccidono… Ma dopo vent’anni vogliono ancora scopare come adolescenti?

Caro santo, fai capire a questa gente che loro hanno cose davvero importanti: hanno loro stessi! Valentino, per favore, fai capire loro quanto è bello sapere che al risveglio avrai una persona accanto e che quella persona ti ha scelto… Non sai quanta gente lo da per scontato.

Sincero? Io ti chiedo che gli innamorati lo siano sempre di più, imparando a coltivare il proprio sentimento e quello del partner, ogni giorno, giorno dopo giorno, fino all’ultimo giorno.

Ti chiedo che le persone che ho ferito trovino calore, che quelle che mi hanno ferito.. Anche! Perché non dovrei? Mi farebbe stare meglio? No, quindi tanto vale…

Valenti’, mo basta, spiegami perché continui a guardarmi così… Ah, vuoi sapere cosa voglio per me?

Eh.. Che voglio…

Una foglia Titi’… Una cazzo di fottutissima foglia!

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