Un albero alto e fiorito era al centro di un prato.
L’albero ricordava quand’era seme, poi germoglio.
La pioggia, invidiosa delle radici, lo batteva ogni notte.
L’albero resisteva, fermo e sicuro, al centro del prato.
La pioggia si fece tempesta, infame: l’albero tremò,
cadde qualche foglia, ma restò saldo, al centro del prato.
La tempesta chiamò altre nuvole, diventando uragano,
scagliandosi sull’albero, che oscillò, ma non cadde.
Un fiore chiese all’albero il segreto della sua forza.
L’albero si piegò sul fiore, proteggendolo dalla pioggia:
“Se le mie radici non fossero così forti, piccolo fiore,
loro non sarebbero così carichi d’invidia, non trovi?
Ciò che ci batte è il manifesto della nostra forza.”
L’uragano, sentendosi sfidato dalla sicurezza dell’albero,
decise che lo avrebbe abbattuto, accanendosi.
Soffiò ogni vento, cadde ogni goccia,
tutti i fulmini puntarono alla base del tronco:
l’alberò subì il colpo, si spezzò, accasciandosi.
A quel punto i venti si calmarono, soddisfatti.
Il piccolo fiore, sconvolto, chiuse i suoi petali,
ritirandosi in grigio lutto, al centro del prato.
Il Sole, che aveva visto tutto, decise di intervenire,
aprendo uno squarcio nelle nuvole, si fece luce,
concentrando i suoi raggi sul tronco morto.
Dal legno ancora fumante, dalla cenere,
spuntò un nuovo germoglio, che si fece vita.
Il fiore riconobbe l’anima dell’albero e capì:
la nostra forza è la capacità di rinascere.

forse c’è sempre una luce che ci fa rinascere prima o poi…. il fuoco è alimentato dal calore di quella luce…nè cartone nè legno
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Ok mo ho capito… E ti sorrido
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