Io non ho limiti,
oltre quelli che mi impongo.
Io sono un guscio sottile:
all’interno l’origine
e fuori le speranze.
Io sono le decisioni
che prendo o rifiuto;
sono il tempo trascorso,
oppure sprecato.
Io posso scavalcare
l’orizzonte delle idee,
strapparne una al divenire
e renderla compiuta.
Non esiste altro momento
oltre quello presente:
tutto il resto è scusa,
giustificazione, bugia.
Io sono le mie preghiere,
sono lacrime e sorrisi,
risate e furia cieca.
Io sono amore e rancore:
pace, ma anche odio.
Io sono tutto ciò che accetto,
abbracciandone le conseguenze.
Io, solo io, io da solo:
io, oltre la paura.
(03.02.2018)