Vasco è come il Natale

Vasco è come il Natale, è un’epifania a cui sono giunto gradualmente, lasciate che vi spieghi perché.

In premessa, chiariamo subito che io non ho nulla contro Vasco Rossi, anche se non posso definirmi un suo fan.

A me la musica di Vasco piace, alcune sue canzoni fanno parte dei miei ricordi più forti e penso che sia (forse) l’unica vera ROCKSTAR italiana.

Vasco è come il Natale e come il Movimento 5 Stelle: il problema non sono i progetti, ma i seguaci.

Per dirla alla campana: il problema non è la corsa, né il cavallo, né il fantino… Il problema è chi scommette.

Io non odio Vasco Rossi, come già detto, ma non sopporto alcuni suoi fan-atici, per i quali esiste lui, solo lui, sempre lui.

Conosco gente che non riesce a stare più di 30 secondi senza parlarne, in auto hanno solo CD del blasco e considerano una bestemmia parlare di lui in modo negativo: guai a dire che “forse è un po’ ingrassato”, perché Vasco Rossi conserva il peso forma per diritto divino.

L’esempio che faccio più spesso e che non mi stancherò MAI di fare è quello che ormai è diventato un mio tormentone.

Era l’estate scorsa (2017) ed io ero con alcuni amici in un bar, dopo una notte di bagordi. Io ero emozionato, perché si avvicinava il concerto dei Deep Purple e non vedevo (ovviamente ) l’ora. Stavo raccontando ad un mio amico che qualche giorno prima mi era accaduto che un barista non conoscesse i Deep Purple, mentre mi mostrava (orgoglioso) il biglietto del concerto al Modena Park.

Un tizio a quel punto si alza dal divano e con tono abbastanza aggressivo mi dice queste testuali parole, giuro:

“Io non so chi siano questi Deep Purple, saranno anche bravi(ni), ma non faranno mai un concerto come quello che farà Vasco a Modena. Punto!”

Sono questi i momenti in cui prego che esista un Dio vendicativo, ma ho imparato a lasciar correre queste situazioni, soprattutto fuori dalle mie zone.

Voi direte che si tratta di un’eccezione: no, perché oltre a lui ed al barista di cui stavo raccontando, nella stessa settimana l’episodio ebbe a ripetersi.

Insomma, cazzo: non stavo parlando di un gruppo qualsiasi, possibile che neanche per sbaglio hai mai sentito parlare dei Deep Purple, brutto encefaloscarsamentemunito?

È come sei io parlassi di Google e tu mi dicessi “Non so cosa sia, ma Bing fa paura!.

Quindi, per me, il problema non è Vasco, ma i suoi fan, perché penso proprio che la rockstar modenese i Deep Purple li conosca bene.

Perché Vasco è come il Natale e come il Movimento 5 Stelle? Per le stesse ragioni!

Io non ho nulla contro il Natale, anzi penso sia un bel periodo, anche se non ricordo l’ultima volta che  ho sentito la magia di cui tutti parlano. Mi emoziono per “Il Grinch”, mi piace l’atmosfera… Non sopporto, però, quel clima di buonismo generale che si diffonde, anche (soprattutto) tra chi è sempre stato e sempre sarà un pezzo di merda.

I fan del Natale indossano vestiti con le renne, addobbano TUUUUUTTAAAAA la casa, ti inondano di catene di Sant’Antonio: poi passa il Natale e diventano nuovamente pezzi di merda!

Guai a rivelare ad un fan del Natale che a te del bambinello non te ne fotte una benemerita minchia: corri il rischio di ritrovarti attaccato ad un palo, nudo, con addosso solo un maglione di lana pungente, mentre un bue ed un asinello si alternano nel sodomizzarti.

Il Movimento 5 Stelle? A me piace! Mi piace l’idea della democrazia dal basso, della condivisione, dell’onestà come principio base di una rete sociale: WOW! All’inizio ne ero addirittura innamorato, ma… Ma… Ma…

Il problema sono i grillini! Le stesse persone che parlano di “No poteri forti”, “No nepotismo”, “Sì meritocrazia”, poi si candidano al tuo comune e nella lista piazzano chiunque: dalla sorella al gatto randagio raccattato per strada.

I grillini fan-atici non ascoltano ragioni: democrazia dal basso un cazzo! Se il vertice del movimento dice “A”, il giorno dopo tutti con le bandiere “A”, se dice “B” il giorno dopo la “A” diventa il male assoluto.

Altra cosa che accomuna Vasco, il Natale ed il Movimento 5S è l’indotto: tutti e tre i fenomeni generano un circolo economico non indifferente.

Qualche esempio?

Vasco: i service dei concerti, le agenzie di booking, la gadgettistica, i bagarini, le bancarelle con le sciarpette e le decine e decine di cover band che ci hanno scheggiato i coglioni già da un po’. (Anche in quel caso nulla contro le cover band, ma i fan-atici si agitano come se a suonare fosse Vasco in persona). Ora fondo una Cover Band e la chiamo “Siamo pure noi”.

Il Natale: beh, Babbo Natale l’ha inventato la Coca  Cola, voi che dite? Giusto per prendere un fenomeno a caso…

M5S: sono un partito, qualcuno le dovrà pur stampare queste bandiere, gestire i server, pulire le piazze dopo i raduni… No?

Quindi, ribadendo: io non ho nulla contro Vasco, il Natale ed il Movimento 5 Stelle, ma i loro fan mi stanno sul cazzo, almeno quelli fan-atici.. Che sono proprio in tanti.

Concludendo, c’è un altro fenomeno simile che mi provoca la stessa orticaria, forse anche più degli altri: il calcio!

Come sport lo trovo bellissimo, ma trovate sia accettabile che la gente si uccida per ventidue ricconi che corrono dietro un pallone in mutande?

Io lo trovo ridicolo!

 

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