I tuoi lividi: li avrei indossati,
facendo completo coi miei,
fino a non distinguerli.
Senza esitazione,
avrei calzato le tue insicurezze,
senza mai perdere il passo.
Non rifiuterei di ingoiare
i tuoi veleni, se servisse,
facendone contorno ai miei.
Donerei i miei occhi ai tuoi pianti,
le mie ginocchia alle tue cadute,
le mie mani ai tuoi sfoghi di rabbia.
La mia voce darebbe fiato alle tue urla,
i miei denti sarebbero i tuoi morsi:
non temere, non sarebbe fatica.
Preferirei cento, mille tuoi dolori,
a questa pelle orfana della tua.
Vorrei, sì, quanto vorrei
vestire i tuoi lividi.

bella, intensa, sobria.
ancora più bella sarebbe a far diventare indicativo (quasi un imperativo a sè stesso) quel condizionale.
ml
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Grazie massimo, sì sarebbe bello farlo diventare indicativo… Ci accontentiamo della poesia per ora 😊
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non l’ho mai commentata ma è una delle mie preferite…. le parole sono superflue alcune volte… forse…
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