Ho salvato un folletto, liberandolo in un bosco.
Grato, mi ha offerto in cambio la ricchezza.
“Non mi serve, posso da solo”, ho risposto.
Mi ha offerto il successo, la fama, la gloria:
“anche questo posso da solo”‘, ho rifiutato.
Lo spiritello, incredulo, mi ha offerto vita eterna,
salute, giovinezza per i secoli che verranno.
“La vita ha valore perché passeggera”, ho obiettato,
pensando anche ai cari da riabbracciare, più in là.
Il folletto, arrendendosi, mi ha chiesto cosa volessi.
“I suoi occhi nei miei”‘, ho chiesto, ansioso.
“Sono un folletto, non un Dio” è stata la risposta.
