Sei ancora qui, idea lontana,
per tormentarmi il risveglio.
Abbandona queste stanze,
lascia che la mia mano,
accarezzando il vuoto,
non simuli le tue forme.
Cedi il posto ad altri odori,
altri sapori, tangibili,
che non dissolvano,
oltre la porta dei sogni.
Prendi corpo o svanisci,
come fumo tra le dita,
come sabbia tra i capelli,
in un tuffo nel giorno.
Sei ancora qui, inafferrabile,
antica e distante memoria,
che mi nega il sonno,
stordendomi di desiderio.