Reblog per la Giornata Mondiale del Gatto!
È stato difficile, sai? Tenerti la zampa fino a che non ti sei addormentata e poi uscire dalla stanza, sapendo che non ti avrei più rivista… È stato difficile, lacerante.
È stato difficile, ma necessario e negli ultimi giorni me lo stavi chiedendo, con le ultime energie che riuscivi a racimolare, per lanciare un disperato sguardo questuante pietà.
Sarà difficile, sai? Tornare a casa e non venire a salutarti, come primo pensiero, prima ancora di togliere giubbotto e zaino. Sarà difficile convincere mamma a trovare un nuovo contenuto per la sua vita. Sarà difficile tenere la testa alta, fingere senza successo un improbabile cinismo.
Ti scrivo, consapevole dell’inutilità del gesto: anche se sapessi leggere, non potresti comunque farlo adesso. Ti scrivo egoisticamente, come egoisticamente ti ho spesso vissuto, approfittando della tua presenza terapeutica, vivendoti e pretendendo di viverti fino a quando proprio non ce la facevi più. Ti scrivo, egoisticamente…
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