Per infiltrarci, furtivi,
nei fantasmi dell’altro,
sotto i vestiti,
tra i capelli,
sfuggendo alle dita,
esplorando strascichi,
cicatrici e lividi.
Per farci vapore,
riempendo ogni angolo
delle vuote stanze
dei ricordi futuri,
appannandone
le finestre.
Per assorbirci
reciprocamente.
Per concimare
i nostri terreni.
Per dissetarci,
dopo una giornata
durata un rimpianto.
Per viverci fluidi,
adattandoci
al contenitore
dell’altrui anima…
Squagliamoci,
l’uno
negli occhi
dell’altra.
