Si spezza il silenzio degli anni,
sotto il peso irriverente
di un desiderio mancato:
sei ancora tu?
Io sono qualcos’altro!
Ti ho parlato tanto,
mi hai sentito?
Sussurravo…
Ti ho cercato furtivo,
negli strappi, tra i frammenti
di cento fogli ripudiati,
tra le increspature della carta,
che si facevano colline e montagne:
vette da scalare ancora.
Speravo, in cima, di trovarti,
per poi scivolare insieme a valle,
per dirti cose che ancora
non avevo pensato.
Sulla vetta, un giorno,
affascinato dal panorama,
dimenticai di voltarmi,
perdendo l’idea stessa
di lasciarmi rotolare
verso di te,
ma forse non c’eri.
Nonostante tutto,
ho rimesso insieme i fogli:
tra le frasi sbiadite,
spiccava il tuo nome,
insieme ad un unica domanda,
l’unica che ha senso davvero:
“Come stai?”
Io sto bene,
Nonostante Tutto,
ancora,
sto bene.
YYY

Mi ha preso molto. Non so cosa esattamente, mi abbia preso, cioè dove e perché. Forse perché sto ancora cercando in mezzo ai fogli, anche io, forse non li ho rimessi insieme. Bella però.
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Grazie Moon, sono curioso di sapere cosa leggerai quando li rimetterai insieme. 😉
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Figurati, sono curiosa anche io…
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