Ho finito le parole,
oppure le han rubate.
Sei stata tu, Notte,
invidiosa e crudele,
nel tuo amaro silenzio?
Sei stato tu, Amore,
stanco di preghiere,
alle quali non puoi
dare una risposta?
Le hai prese tu, Vita,
per impormi l’ascolto
di altre voci lontane?
Di Morte non sospetto:
sarebbero state sue,
un giorno, non oggi.
Forse sono andate via,
per autonoma delibera,
in cerca di un padrone
più abile al comando,
lasciandomi solitario,
ad urlare afono, idiota,
dal cornicione più alto,
di un castello di carta.
Ho finito le parole,
tutte, tranne una.
Resta solo un nome,
di spietata bellezza,
che non posso usare.
Ho perso le parole, eppure le avevo qui un attimo fa…. 🙂
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🙂 Ti giuro che la cosa più difficile è stata non scrivere “Ho perso”… 😛
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