Trancio il ramo, salvo l’albero:
rinuncio al frutto, per il raccolto.
Sfascio la stanza in fiamme,
per salvare la casa e me stesso.
Riciclo il bicchiere scheggiato,
per non ferirmi la bocca, assetata,
confondendo il sangue ed il vino.
Getto la bacchetta spezzata,
per non lacerar la pelle.
Privo i miei occhi del tuo volto,
per non guardarti fuggire, ancora.
Tu sei la mano con cui scrivo,
non il vizio che la corrompe.
Il morbo che m’infetta l’anima
è viverti a metà, oscillando in bilico,
barcollar sulla linea, in equilibrio,
abbastanza vicini per afferrarci,
così lontani da non trattenerci.
Photo de abednego ago provenant de Pexels
Bella!
e bellissima foto ❤
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Grazie. Non ci crederai, ma ho pensato proprio che ti sarebbe piaciuta la foto… Chissà perché 😉
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