Timidamente, la tua ombra
prende per mano la mia.
Insieme, come d’unico corpo,
si incamminano, curiose.
Percorrono sentieri assolati,
fatti di sussurri e di sguardi,
nutrendo reciproche oscurità
con bagliori improvvisati.
“Oggi dove andiamo?”
“L’una dentro l’altra!”
Parlandosi, svelandosi,
si fanno reciproca casa,
si concedono rifugio.
Ad ogni sosta, si esplorano,
contano le proprie crepe,
inventandosi nuovi unguenti,
solleticandosi i contorni,
che sfumano nel crepuscolo,
alimentando una notte di sospiri,
facendo d’ogni silenzio un’apnea,
di ogni movimento una danza,
di ogni parola un canto.
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