Osservo il mucchio di ricordi,
raggruppati come foglie secche,
in un tempo così piccolo
da radunarli in un miracolo.
Li guardo, li aizzo, li sfido,
poi fuggo e mi rintano,
vigliaccamente spaventato
dal semplice conteggio.
Mi chiedo quanti sarebbero
se avessimo avuto altro tempo,
tramutando istanti in stagioni,
per far cadere altre foglie,
ingrandendo il mucchietto,
facendolo cumulo di memoria.
Ora che siamo una storia abortita,
osservo il mucchio di ricordi,
raggruppati come foglie secche,
ardere tra le fiamme del pattume,
mentre tu, di spalle, sei già lontana,
agitando con violenza tra le dita
un fiammifero ancora fumante.