Nuvole basse

Sono basse queste nuvole,

se avessi qualche gradino in più,

potrei salirci a passeggiare.

Con le gambe penzoloni

sul tetto del mondo,

lascerei decidere al vento

dove spingere, fin quanto.

Sono basse le nuvole,

la loro pancia si confonde

con il fumo dei camini:

se mi sporgo ancora un po’

posso crearne una tutta mia,

espirando una Marlbolro.

Sono basse le nuvole,

le vedo muoversi,

accanirsi sulle montagne,

accavallarsi e divincolarsi,

liberandosi e catturandosi.

Ballano, cantano,

creano infiniti motivi.

Sono basse le nuvole:

forse sono io, mi chiedo,

ad essere disteso contro il cielo?

Vorrei fosse davvero così,

potrei lasciarmi cadere,

diventare pioggia,

per toccarti ancora.

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