Dio benedica il Negroni
e le studentesse scosciate
che ti risanano gli occhi
e ti illudono, consapevoli,
di essere ancora giovane.
Dio benedica i baristi
che ti offrono un nuovo veleno
come cavia volontaria.
Dio benedica la pioggia,
che copre i silenzi
e miscela ombre e luci
in un’unica percezione.
Dio benedica l’Inter,
che tanto non segna
ed il mio omonimo
non dovrà offrirmi
un altro short.
Dio benedica il mio autocontrollo,
che mi suggerisce di non cedere.
Dio benedica il suo silenzio,
che mi suggerisce di cedere.
Dio benedica le rubriche digitali,
che ti impediscono di ricordare
una singola sequenza di numeri
e di eliminarla dalle tentazioni.
Dio benedica i taccuini,
che custodiscono la sequenza,
in caso d’emergenza,
lontano dalle tentazioni.
Dio benedica Daria Bignardi.
Dio benedica mia madre,
che capisce e non chiede.
Dio benedica i tabaccai
aperti anche di notte.
Dio Benedica le bugie,
che ci raccontiamo,
per credere ancora
in noi stessi.
