Quale indosso oggi, quale volto vuoi che vesta?
L’impiegato perfetto, il pendolare incazzato?
L’ubriaco impaziente, il sobrio compagno?
L’amico disponibile, quello tradito, quello grato?
Vuoi che sia di destra o di sinistra?
Vuoi che sia birra o sia vino,
carne o pesce, dolce o salato?
Mi vuoi amante scorretto, oppure tenero?
Che versione della mia anima hai ordinato?
Vuoi quella più rassicurante e moderna,
alla quale vorresti assomigliare,
quella attraverso la quale non riesci a vedere?
Vuoi la versione più vintage e fallace,
ancora tutta da costruire e progettare,
per quanto semplice ed imperfetta?
Posso essere il pagliaccio danzante,
il silenzio che morde i rimpianti,
le urla che strappano i rimorsi,
la gabbia che imprigiona i ricordi,
il guardiano di segreti sputtanati,
il venditore di stupefacenti ovvietà.
Scegli tra i miei volti, quale preferisci?
La maschera, dietro, non cambia:
io sono l’inganno sincero e spavaldo,
nascosto dietro mille occhi sinceri.