“La libertà me la sono presa” è esattamente il modo in cui cominciano le molestie, ma in alcuni casi viene definito “rivoluzione culturale”.
Ragioniamoci un attimo insieme: c’è una persona che, di punto in bianco, si struscia su di un’altra, la trascina via e poi le pianta cinque centimetri di lingua in bocca, in diretta tv nazionale.
Tutti discutono sulla reazione di una terza persona, sul se sia o no tradimento.
Io, invece… Non so perché… Sarà perché ho problemi d’interlacciamento degli eventi, penso che sia molestia sessuale, aggravata dalla diffusione pubblica d’immagini senza consenso.
Ovviamente mi riferisco al bacio tra Rosa Chemical e Fedez, che io neanche ho visto in TV, ma di cui tutti parlano. Per sicurezza, quindi, l’ho recuperato da YouTube.
Per quanto mi riguarda Rosa Chemical, pur cantando l’amore libero e l’identità liquida, ha finito per comportarsi come il vecchio e solido machetto italico: unilateralmente!
“La libertà me la sono presa”, ha dichiarato, poi, per giustificare il suo gesto.
La questione è stata però girata subito in “gossip”, perché accusare Rosa Chemical di machismo e di molestia avrebbe stonato… Il che, a Sanremo, non va bene… Perdonatemi la facile battuta!
Insomma, pensateci: cosa sarebbe successo se le parti fossero state diverse? Se all’improvviso Fedez avesse baciato una donna a caso nel pubblico, subito dopo averle mimato addosso un atto sessuale.
Per prima cosa, il Codacons avrebbe proclamato una giornata di festa nazionale. Poi, sarebbero arrivati, in massa, gli attacchi dei movimenti femministi.
Giornalisti, artisti e personaggi di spettacolo, avrebbero dichiarato il proprio sdegno. Alla fine, Fedez, sconfitto, avrebbe chiesto scusa, in lacrime, in una storia o in un post.
Storia nuova? Assolutamente no!
Escludendo gli anni ’80 e ’90, anzi prendendo in analisi solo gli ultimi dieci, sono decine i casi del genere. Non ultimo, il bacio che la Blasi nazionale stampò alla Hunziker, in diretta TV.
Se, invece della Blasi, ci fosse stato un qualsiasi uomo=maschio=quindi-patriarca, sarebbe scoppiato l’inferno.
Penso sarebbe scoppiato l’inferno, anche se forse un po’ più tiepido, se i protagonisti fossero stati due uomini: perché l’omosessualità femminile, in tv, è “carina e coccolosa”, quella maschile, invece, va sempre un po’ stemperata.
Se la baciatrice fosse stata una donna e il baciato un uomo, allora campane a festa e applausi: ecco la donna emancipata, libera e forte, che si riprende i suoi spazi!
Questa volta, invece, il baciatore molesto è stata una persona trans, quindi una persona generalmente definita “vittima” e quindi impossibile da vedere come carnefice.
Su queste categorie “protette”, le persone si dividono in due categorie.
Da un lato c’è chi li attacca, con idiozie palesi, come interventi in Parlamento, secondo cui un “trans” che parla di amore libero sia un pericolo per i nostri bambini.
Dall’altro, c’è chi difende, a prescindere, trattando il tutto come (appunto) una categoria “protetta”.
C’è sempre questa storia in Italia, sempre la stessa e malsana abitudine di trattare tutto con campanilismo. Se sei di destra, allora devi dire che un trans che canta è un pericolo, se sei di sinistra, allora lo devi difendere a prescindere.
L’altra malsana abitudine italiana è quella di giudicare lo stesso comportamento a seconda di chi lo sostiene: la molestia è più molestia se a farla è un uomo, la violenza è meno violenza se a farla è una donna.
Non vi azzardate, poi, a sostenere il contrario: automaticamente diventate il nemico numero uno, il mostro e la sintesi di ogni male.
Anche quello che sto scrivendo mi renderà, automaticamente, l’omofobo, maschilista, pro-violenza su donne e omosessuali.
La mia domanda, però, è una sola: se l’omofobia è uno dei mali della nostra società, come sono convinto, il suo esatto contrario non lo è in egual modo?
Trattare una persona come “diversa” non è, di per se una discriminazione?
Se una persona è semplicemente “una persona”, allora può essere in grado anche di fare del male, perché nessuna persona è immune all’errore.
Quindi, anche una donna può essere violenta, anche un omosessuale può essere un molestatore, come anche una persona di colore può essere razzista!
Perché?
Perché sono esseri umani, identici a me, identici a te… Perché IL DIVERSO NON ESISTE, a meno che non accettiamo il fatto che siamo tutti uguali, nella nostra diversità.
Quindi, se vogliamo davvero costruire una società libera dalla violenza, dobbiamo imparare a riconoscerla in chiunque, anche quando quel chiunque ci sta simpatico.