Scrittura: 2 Febbraio 2021
Pubblicazione: 7 Aprile 2021
Benvenuti al terzo episodio della Time Box, un percorso che, finora, sta andando a ritroso nel tempo, partendo dal futuro.

Sto dormendo poco e male, erano anni che non mi accadeva.
Sono sempre stato un animale notturno, mi sono laureato studiando di notte, ho suonato per anni nei locali, adoro vivere con le luci dei lampioni.
Questo stile di vita, però, è andato bene finché la mattina potevo ronfare.
Oggi, che da ormai da un bel pezzo sono un uomo che si alza presto per lavoro, non posso certo permettermelo.
Capiamoci, non sono mai andato a letto con le galline, ma ultimamente sto proprio esagerando.
La media del mio avvicinamento al letto è attorno alle 3:00 di notte, con la prima sveglia impostata alle 6:30 e quella di salvataggio un’ora dopo.
Sono tre o quattro ore di sonno o poco più, per notte, da troppi giorni ormai, forse da mesi, non lo ricordo più.
Devo arrivare stremato al sonno, possibilmente stordito, altrimenti, mentre cerco di addormentarmi, la mente vagherebbe e si poserebbe sempre sullo stesso pensiero.
Durante quelle poche ore, mi sveglio di continuo e non dormo mai profondamente. Mi giro e rigiro, tra le lenzuola, in cerca di una posizione nel sonno e nella vita.
Un attimo prima ho caldo e un attimo dopo ho freddo, poi ho sete, poi ho fame, poi ho ansia.
La mia notte è più che tormentata, è una vera e propria lotta con me stesso. A volte allungo una mano e cerco, istintivamente, quel pensiero, che però non solo non c’è, ma non c’è mai stato!
Al mattino non mi sveglio, ma semplicemente decido di alzarmi. Le coperte sono sempre ridotte a un groviglio di stoffa e spesso bagnate dal sudore, ma io non ricordo mai cosa ho sognato, anzi non ricordo mai cosa ho sognato oltre QUEL pensiero.
Io non dormo, solitamente, così!
C’è stato un periodo, anni fa, in cui ho vissuto la stessa situazione, ma a parte quello ho sempre avuto sonni sereni e pacifici. Mi sono sempre addormentato subito, ho sempre dormito come un sasso e al mattino il mio letto è sempre stato quasi senza pieghe.
Ora, invece, spesso rinuncio del tutto e capita non di rado che esca che è ancora buio, per fare un giro in auto, fermarmi al mare e cercare di fermare i pensieri, prima di entrare in ufficio.
Sono anni che vorrei alzarmi prima, per cominciare a correre, ma non è così che lo immaginavo, anche perché, con due ore di simil-sonno sulle spalle, il running potrebbe farmi venire un coccolone.
Si dice che la notte sia il tempo dei poeti e degli scrittori, ma non funziona se sei stordito dal sonno e dai vari rimedi alcolico-naturali che utilizzi per costringerti a chiudere gli occhi.
La mancanza di sonno, col tempo, sta portando conseguenze che non posso più trascurare.
Sono spesso nervoso, più del solito. La memoria sta facendo spesso cilecca, sono meno lucido e concentrato in ogni cosa che faccio.
Negli ultimi giorni ho notato che anche la vista si sta abbassando e che i riflessi cominciano a sballarsi. Ieri mi è caduto un bicchiere da mano, mentre lavavo (finalmente) i piatti. Lo avevo appoggiato sul lavello, solo che il lavello cominciava venti centimetri dopo.
Sono distratto, da quel pensiero, dal sonno o da tutti e due insieme.
Sono meno determinato, rimando tutto quello che non è di urgenza vitale, fino a quando lo diventa.
Mi sono chiuso in una routine di sicurezza, un circolo vizioso, ma controllabile, nel quale mi sento al sicuro, ma che so bene che, prima o poi, presenterà il conto.
Ho paura, se potessi cancellare quel pensiero dalla mia memoria, stupidamente, lo farei, anche a costo di perdere i tanti ricordi meravigliosi che sono legati a esso. Sarebbe un prezzo assurdo, ma per un sollievo necessario.
Devo ritrovare un centro e non so come farò, ma devo riuscirci, incominciando dal cambiare me stesso: se non posso spostare quel pensiero dalla mia mente, allora l’unica strada è cambiare tutti gli altri pensieri intorno, aumentarne il numero, la densità e l’intensità, in modo che tra loro lui si perda.
Ho sonno, ma sfortunatamente non ho sogno.
Prossima Time Box, finalmente, a stretto giro, quindi ancora una volta a ritroso nel tempo: la data estratta è il giorno 8 Febbraio 2021.

Photo de Kristin Vogt provenant de Pexels
Anche io da tempo ho un pensiero che mi torna sporadicamente in testa e che, in qualche modo, ostacola il mio vivere. Penso che bene o male questi siano i nostri demoni, con i quali dobbiamo imparare coesistere . Quando questo demone torna a bussare alla mia porta, di solito do tempo al tempo e, come dici tu, cerco di trovare un centro di equilibrio che sia più forte, più intenso di quel demone. Sta tutto nel saper trovare una propria ancora di salvazza. Poi chi lo sa, con questo demone può darsi dovremo conviverci tutta la vita oppure, prima o poi, arriverà il momento del nostro riscatto (cosa in cui credo, e spero, fortemente).
Per citare Battiato, ti auguro di trovare il tuo “centro di gravità permanente”.
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La scrittura mi ha aiutato, come sempre. Andare avanti e indietro nel tempo, grazie a queste time box, mi ha portato ad analizzare delle mie dinamiche interiori e cambiarle alla radice. Quando ho trovato “lo switch” di quel pensiero è stato facile spegnerlo. Da lì a poco è cambiato davvero tutto.
A volte sprechiamo tanta fatica nel cercare di trovare un modo per far andare le cose come vorremmo, senza renderci conto che siamo noi a dover andare come vorremmo.
Noi SIAMO PARTE del meccanismo e spesso siamo proprio l’ingranaggio fuori tempo. Tutto cambia quando cambiamo il nostro modo di muoverci rispetto al resto.
Credimi, cambia davvero tutto! 🙂
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hai ragione! grazie per il consiglio😊
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Quanto sarebbe bello poter estirpare un pensiero dalla mente e non ricordarsene più? Comprendo profondamente quanto hai appena scritto, spero che nel frattempo la tua mente si sia calmata.. a volte però l’unico modo per annientare un pensiero è sostituirlo con uno più forte, anche se il residuo di esso resterà sempre addosso. Forse il tempo è l’unica soluzione…
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Vorrei poter dire che è cambiato “qualcosa”, ma la verità è che è cambiato “tutto”.
Rileggendomi, ho notato che “il pensiero” era descritto vagamente e mi sono reso conto che probabilmente non aveva il volto che io credevo, ma uno più profondo, che questo esperimento mi ha portato ad affrontare.
“Il pensiero” che mi tormentava era qualcosa dentro di me, un sospeso CON me stesso…
Questa che stai leggendo è solo una delle time-box, ma ce ne sono altre che verranno più avanti e che mi hanno aiutato a scavare quel pensiero, lasciando il posto (la libertà) per un altro, che non riuscivo a vedere, pur se ben in mostra… E che ora è qui con me e mi accarezza le notti, rendendole pura Pace…
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Fantastico!!!! 😊
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