Idea, seme d’aliena genesi,
resisti all’arido ed attendi,
l’indifferenza non ti gela,
la passione non ti brucia.
T’alimenti di timide speranze,
ingorda divoratrice di vita.
Germogli, spontanea e selvaggia,
cresci scomposta e t’inerpichi,
edera rampicante sui pensieri,
che affondi le radici nell’animo,
t’aggrovigli, contorci e stritoli.
T’estirpo e ricresci, più folta.
T’ignoro e mi soffochi, più forte.
Invidio l’insetto che può esplorarti,
la lucertola che t’elegge a dimora,
la nuda pietra che ti sostiene.
Chiuso, tra le mura del silenzio,
ti sento strisciare, furtiva,
in stanze che non oso abitare.