You’re bigger on the inside

“È più grande dentro” è un’affermazione che solo i veri nerd riconoscono al volo, è il tormentone legato al Tardis del Dr.Who.

Se non avete la minima idea di cosa stia dicendo, tranquilli: ogni giorno è un buon giorno per diventare nerd!

— Spoiler Alert: da qui in poi potrei fare spoiler. Stica! —

Io adoro la serie Dr.Who, adoro ogni suo singolo aspetto. Adoro il fatto che il protagonista cambi spesso attore, pur mantenendo il “personaggio”. Adoro la ricchezza di storie, il fatto che una puntata possa essere ambientata sulla Terra del 1800, mentre quella dopo su un pianeta sconosciuto, tra 3000 anni. Adoro l’incredibile varietà di personaggi, di razze e di specie.

Adoro tutte queste cose perché, in una storia che supera agilmente lo spazio e il tempo, poco valore hanno le “stupidaggini” nostrane come, ad esempio, la razza, la fede e i colori politici.

Io adoro il Dr.Who, anzi CREDEVO di adorarlo, finché non mi sono reso conto che così non è!

Mi spiego meglio: non ho capito, di botto, che il Dr.Who mi fa schifo, ma ho messo a fuoco cosa mi mi piaccia davvero in tutta la narrazione:

IO ADORO IL TARDIS!

L’ho capito all’improvviso, mentre acquistavo uno zerbino con la scritta “It’s bigger on the inside”.

OK, capisco che qualcuno possa rimanere spiazzato da quest’affermazione. In fondo, perché dedicare un post ad una serie tv, per quanto bella? Solo per sottolineare quanto ti piaccia?

In effetti, è solo il punto di partenza… Dopo anni di blog, dovreste aver capito che “io faccio sempre giri assurdi e poi mi fermo troppo più in là”, perché “do più importanza al viaggio che a dove si va, perché dove si va non si sa”!

Tornando al Tardis, per chi non lo conoscesse, è opportuno spiegare di cosa stiamo parlando: è una cabina telefonica, di colore blu, del tipo che un tempo era riservato alla polizia di Londra.

Il Tardis, il cui nome è acronimo di “Tempo e Relativa Dimensione nello Spazio”, è una macchina del tempo (e dello spazio), in grado di viaggiare in qualunque luogo ed in qualsiasi momento, a proprio piacimento. Eppure non è questo che mi piace, più del resto, in quest’invenzione narrativa.

Di “Macchine del tempo” sono piene le letterature, ma il Tardis è unico, nel suo genere.

Cosa ha di particolarem quindi, questa “cabina telefonica” del tempo? Apparentemente nulla, almeno vista dall’esterno. Entrandoci, però, rivela la sua “magia” (scienza): è più grande dentro!

È più grande dentro, non nel senso di essere spaziosa. Non è come una Fiat Idea del 2005, che fuori sembra una scatoletta di tonno e dentro ci puoi fare i festini: non SEMBRA più grande, ma È più grande!

È più grande dentro, nel senso che fuori è una cabina telefonica, mentre all’interno ha stanze, saloni, corridoi, armadi, angolo bar, depositi e tutto quello che ci si potrebbe aspettare da un’astronave interstellare!

La bravura degli autori del Dr.Who è stata, poi, quella di lasciarti intuire tutti questi spazi, anche se, in realtà, il “grande” interno del Tardis è sempre la stessa sala di comando: il resto è raccontato, non “lo vedi”, ma “lo immagini”, “lo senti”.

Su, coraggio, a questo punto almeno qualcuno dovrebbe aver capito dove voglio arrivare… Niente? Neanche un lume? Neanche rileggendo il titolo? Ma allora siete proprio de coccio eh!

Ok, vi darò un altro indizio: il Tardis ha un’anima! La macchina del tempo, in questo caso, ha una coscienza: esegue gli ordini di chi è al comando, ma solo se le va!

Il Tardis arriva in soccorso quando il Dr.Who e i suoi gregari ne hanno bisogno, decide arbitrariamente rotte e destinazioni, quando gli ordini del comandante sono inconsapevolmente sbagliati. Si rifiuta di obbedire quando viene rubato!

Il Tardis non è una “cosa”, è un personaggio della storia, forse il protafonista!

DAI! SU! Ora DOVETE aver capito a cosa sto paragonando questa macchina meravigliosa!

Sì, esatto! Tu che mi stai leggendo, magari dal cesso, tu che hai avuto quel pensiero estemporaneo… Dillo! È quello!

IL TARDIS SEI TU!

Sì, esatto! Il Tardis è una stupenda metafora dell’essere umano!

Pensateci, “fuori” siamo minuscoli, almeno rispetto all’universo intero, ma “dentro” abbiamo interi mondi, che neanche in un’intera vita si riesce ad esplorare tutti. Non riusciamo noi stessi, figuriamoci quei pochi eletti che lasciamo entrare.

Tutti noi esseri umani siamo “più grandi dentro”!

Io, con i miei 65/68kg fissi per 175cm di altezza, lo sono più degli altri… Non perché sia più profondo, ma perché sono quattro ossa in un bicchiere di sangue!

In quei mondi che ci portiamo dentro, abita la nostra anima. È un’anima ribelle per natura, che moltissime volte si rifiuta di obbedire agli ordini, ma che, alla fine, ha sempre ragione e conosce le cose prima e meglio di noi!

Questi mondi interni, negli umani, come nel Tardis, non si vedono, ma si intuiscono, nella quantità con la quale desiderano essere percepiti.

Ecco perché adoro il Tardis: è la prima volta che, in una storia, mi identifico con una cosa, anziché con una persona!

Altra cosa che mi affascina di questa “cosa” è che cambia di continuo, non tanto fuori, ma dentro (ovviamente)!

L’esterno del tardis viene “rimodernato” con il passare delle stagioni, ma bene o male resta sempre uguale! L’interno, invece, cambia in modo radicale, rispecchiando lo stile ed adattandosi alla personalità del Dr.Who del momento.

Questo è un aspetto importante, perché noi “umani” siamo convinti di essere “statici”, di non cambiare mai e la cosa più bella è che tentiamo comunque di farlo, non è un paradosso?

No, non lo è! È solo pura e semplice idiozia!

Sì, perché, come per il tardis, i nostri cambiamenti sono “evoluzioni” e quelle interne sono molto più profonde di quelle esterne, sol oche sono anche meno evidenti.

Tentiamo di continuo di cambiarci, nell’aspetto, per distinguerci dagli altri, ma è un’utopia: restiamo sempre uguali! Abbiamo tutti, solitamente, due mani, due occhi, due gambe e così via: “fuori” non possiamo cambiare la nostra struttura più di tanto, ma proviamo sempre a farlo!

Ci proviamo perché ci fermiamo a quello che “si vede”, è quello che “sembra” e che “appare”, senza rendeci conto che, solo qualche passo oltre “la porta”, i nostri mondi interni sono in continua rivoluzione.

Ditemi se questa non è idiozia!

Io adoro il Dr.Who, anzi IO ADORO IL TARDIS, come adoro tutte le prove di quanto io e tutti gli altri esseri umani siamo idioti.

C’è un intero universo dentro di te, non restare sulla porta! ENTRA!

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