Marginale è avere un ombrello,
quando si naviga nella tempesta.
Marginale è il patibolo avanti,
quando scegli di saltare, libero,
nel precipizio alle tue spalle;
quando scegli di sfidare il vento,
invece di contare i proiettili.
Marginale è lo scarabocchio,
lo sgorbio sul foglio vergine,
se stai scrivendo versi distratti,
sulla sabbia sferzata dal vento.
Marginale è il graffio sulla pelle,
quando ti lanci tra le alte fiamme,
che tu stesso hai voluto appiccare.
Marginale è una crepa nell’Anima,
quando la scaraventi contro il muro,
come salvadanaio di sogni eventuali,
per infrangerla e guardarci dentro,
sperando ne sia rimasto qualcuno.
Foto di copertina di Johannes Plenio da Pexels
Non so perché, ma a leggerlo mi trasmette molta carica 😊🌸💕
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Grazie A., sempre gentilissima. Ti confesso che, anche se nasce da qualcosa che dovrebbe essere “triste”, in realtà racconta di liberazione e… Sì, carica!
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Ci vuole un po’ di carica 😊
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Certo… e se non si trova, basta inventarla! Poi ci sono alcuni commenti che te la mettono ☺️☺️☺️
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