Friabili sono i miei sogni,
quando li modello
su desideri liquidi,
adattandoli al contesto.
In questa terra nuda,
svestita dalle folle,
immergo mani e piedi.
Traccio un solco,
edifico alte mura,
tra torri merlate.
Se guardi meglio,
dentro c’è vita:
organizzo un ballo,
smaschero intrighi,
copro amori clandestini,
sbircio in cucine fumanti.
Io sono il Creatore.
Una voce mi richiama,
è tempo di crescere:
con un gesto, distruggo.
Io sono Apocalisse!
Torniamo adulti,
guardiamoci intorno:
quanta sabbia sprecata.