“Sei bella come il Sole”, amica mia.

Come il sole puoi far germogliare

sorrisi e gioia e nuove coscienze.

Come il Sole, però, puoi bruciare,

corrodere la pelle, scavandola,

fino a lasciare nuda l’Anima.

Come il Sole puoi illuminare

la strada di un viaggio eterno,

ma puoi certo anche accecare,

far perdere rotta ed orientamento.

Sei meraviglia e terrore,

sei accoglienza e divieto,

sei attrazione e barriera.

Come il Sole puoi essere energia,

ma anche minaccia potenziale.

Come il Sole, amica mia, sei bella,

finché ci si tiene tanto vicini,

da vivere delle tue radiazioni,

ma anche abbastanza distanti,

da sopravvivere alle esplosioni.

Io, amica mia, sono il Mare.

Mi avvicino e mi allontano,

dondolando al ritmo delle maree.

Ti cerco e poi rinuncio e poi accetto,

perché come il Mare voglio brillare,

riscaldarmi, farmi vapore, salire in cielo,

concedermi per la stupida illusione

di poterti davvero raggiungere.

Ho bisogno di te, per accudire la Vita,

che aspetta i tuoi raggi nei miei abissi.

Come il Mare, però, sono mortale,

se mi avvicinassi troppo sarei deserto.

Di notte, amica mia, io cerco la Luna,

per raffreddare le mie correnti,

ricordare ad ogni goccia del mio corpo,

che viviamo gravità diverse e opposte.

Come il Mare esposto al sole, quindi,

mi lascio evaporare, lentamente,

affidando al vento il mio sale,

affinché lo sparga sul mondo,

corrodendone ogni resistenza,

come intima testimonianza

del tuo riflesso sulle mie onde.