Le malsane abitudini di cui mi circondo
nascondono la noia, dietro la frenesia.
Senza un vero stimolo, mi attendo,
procrastinando qualsiasi decisione,
nel caotico dondolare delle idee.
Coniugo al futuro, azzardo ipotesi,
ma ogni pronostico resta mutevole.
Mi costringo a stanchi movimenti,
fin quando il suo pensiero s’impone,
mi sbarra il percorso, curvandolo,
deviandolo verso l’incognita.
I panorami perdono risoluzione,
le cartoline mancano di racconto,
la vita è un’immagine sfocata.
Io mi affaccio ai miei occhi:
nulla ancora, di ciò che vedo,
è un’imitazione accettabile
di quello che ho vissuto.