Cosa succederebbe, in questo momento, se io dicessi che non tutto il virus viene per nuocere?
Probabilmente nulla, perché non mi conosce nessuno e questo blog è letto da un numero di persone infinitamente troppo piccolo, per suscitare una qualsiasi reazione.
Eppure ci ho pensato, pensando alla reazione che suscitò Nadia Toffa, quando disse che il cancro era (anche) un dono.
Era plausibile che un numero indefinito di persone si sarebbe stizzito, ma oggi penso sia diverso.
Oggi è davanti agli occhi di tutti, sta avvenendo e nessuno può negarlo.
Certo, questo mondo e soprattutto questo paese sono pieni di idioti, ma che ci volete fare?
Guardiamo, invece, il modo nel quale il resto della gente sta reagendo.
Abbiamo cambiato le nostre abitudini di vita, in pochi giorni: abbiamo imparato a fare la fila, così, di punto in bianco. NOI, gli ITAGLIANI!
Questo virus ci ha costretto a fermarci e questa cosa la avevamo sempre rifiutata, ora sappiamo perché: ci avrebbe costretto a pensare, a riflettere, a valutare.
L’immobilità, infatti, ha lo straordinario effetto collaterale di farci trovare, prima o poi, soli con noi stessi. Questo, normalmente, non avviene mai: c’è sempre un aperitivo da fare, un progetto da consegnare, un cliente con cui incontrarsi o un bambino da accompagnare.
Noi, diciamocelo, non siamo stati mai davvero soli, oppure è successo a pochi di noi ed in rarissime occasioni.
Ora , per forza di cose, siamo costretti ad esserlo, anche se in casa siamo in compagnia: arriverà sempre quel momento in cui ci troviamo soli con noi stessi. Non si può più fuggire.
Ecco che quindi è il momento di tirare le somme e valutare, rivalutare, selezionare e riselezionare, perché abbiamo tutto il tempo possibile e perché siamo costretti a farlo!
Chi vogliamo essere? Le persone che ci circondano sono quello che vogliamo? Siamo davvero felici?
Sono tutte domande che possiamo e dobbiamo porci!
Ora abbiamo il tempo per fare quella telefonata, per aggiornare quel curriculum, per finire quella storia, per imparare quella canzone e per fare tutto quello che il tempo non ci concedeva… Ora abbiamo il tempo!
Quando tutto questo isolamento finirà, perché finirà, avremo l’incredibile opportunità di cambiare le cose, perché dovremo ricostruire.
Non solo dovremo ricostruire l’economia, ma una società intera e perfino noi stessi!
Io mi sto stupendo delle persone con le quali ho riallacciato rapporti, un paio di questi erano esclusi solo pochi giorni fa.
Quindi FERMIAMOCI, riflettiamo e facciamo programmi da mantenere.
Questo virus uccide, ma non ci ucciderà tutti e toccherà ai sopravvissuti decidere su quale rotta puntare la barra!
Fermatevi e pensate: voi dove state andando?