Lui esiste, nei loro desideri,
ma è identico a me,
che ne vivo i confini.
Lui sta scrivendo,
proprio adesso,
su una tastiera
identica alla mia,
con dita lunghe,
ferite e divorate,
proprio come le mie.
Lui respira con i miei tempi,
dorme nelle mie posizioni,
si muove con passo veloce,
forse troppo, come me.
Lui usa i miei intercalari,
le mie retoriche abituali
e le mie stesse routine.
Lui fa l’amore coi miei ritmi,
ascolta le mie playlist
ed ordina i miei drink.
Lui è come me,
in ogni singolo aspetto,
in ogni minuto dettaglio,
tranne per il fatto
che non è me
ed in questo
mi è superiore.
Lui mi assomiglia,
è la mia imitazione…
O sono io la sua?
