Mi siedo ad un tavolino:
un uomo mi chiede
una sigaretta di tabacco.
Parla italiano, poco.
Conversiamo
di donne,
di religione,
di calcio.
Solo su un argomento
ho tenuto il dialogo.
L’uomo all’improvviso,
con un certo imbarazzo,
mi chiede:
“Strano, certe frasi le capisco,
altre no… sembra quasi
che cambi lingua…”
Io, intuendo la causa:
“Così mi capisci?”
Lui: “poco”…
Io: “accussì me capisc?”
Lui: “benissimo”…
Che bellissima lingua
il napoletano!