Quante catene nel tuo nome?Quante non lo so!
Ognuno ha i suoi numeri:
i miei li conterò.
Tu sei libera, sei di tutti,
non potrai mai appartenermi,
eppure tu sei mia.
A mani nude curerai,
ad occhi chiusi salterai,
a piedi scalzi correrai,
a denti stretti morderai.
Come una sposa complice,
come un’amante soffice:
senza rimpianto perdonerai
quando sarò intrattabile.
Sei nata ovunque,
nello stesso momento:
ogni pensiero è casa tua
e sei fede in ogni luogo,
sei preghiera e sei dea.
Tu sei Madre e sei prigione,
sei la cura ed anche il male:
un po’ puttana, un po’ vestale.
Senza percorso viaggerai,
senza menzogna insegnerai,
senza riserva concederai,
senza veleno ci nutrirai.
Come una pace autentica,
sei vento di rinascita:
senza ferite ci lascerai
quando saremo al limite.
Quando sarò intrattabile,
quando sarò più fragile,
avrò raggiunto il limite,
avrò le mani livide,
senza stanchezza mi cercherai,
senza salvarti mi troverai:
con nuovo orgoglio seminerai
l’anima ancora fertile.
Perché sei Musica per me!
Sei Musica:
per me,
per noi…
Ci sei!

L’ha ripubblicato su Bloggoloe ha commentato:
Mi ossessionano le parole, nel senso che mi capita di andare in fissa per una parola. Oggi è toccato a “fragile”, perché ieri l’ho sentita utilizzare in almeno cinque occasioni diverse, con diverse intenzioni e significati. Forse ne farò un altro spiegone etimologico, per ora mi sono limitato a cercarla nel blog ed è venuta fuori questa canzone. Dovrò recuperarla…
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