8 Marzo, auguri a chi necessita

È tradizione che l’8 marzo le donne con la d minuscola sfoghino le repressioni accumulate durante l’anno.

A queste donne vanno i miei auguri, limitati a questo giorno.

Vi auguro con il cuore, di ubriacarvi bevendo drink allungati, di ridere sguaiate, di chiudervi in un locale per (non) ascoltare una band scadente, di arraparvi guardando uno spogliarellista probabilmente gay, di fare male tutto quello che le Donne con la D maiuscola farebbero bene in tutti gli altri giorni.

Sì, lo auguro a voi, perché le Donne con la D maiuscola, quelle belle, magari vi seguiranno in questo sfogo annuale, ma più per spirito di patria, che per vera necessità… Per loro la vostra “serata straordinaria” è routine!

Le Donne con la D maiuscola sanno bene che in questo giorno si commemora la morte di loro sorelle, che hanno lottato per darvi la possibilità di perdere il controllo e di “festeggiarle”.

Le Donne con la D maiuscola non aspettano l’8 Marzo, perché se vogliono escono, ordinano da bere, si ubriacano e guai a servire loro un drink allungato… Ogni giorno!

Le Donne con la D maiuscola ridono e fanno ridere: ridono con te, non per te.

Le Donne con la D maiuscola non ascoltano band scadenti, perché non si accontentano… Proprio perché ascoltano, non “sentono” solamente.

Le Donne con la D maiuscola non si arrapano per uno spogliarellista, ma se qualcuno attira la loro attenzione gli strappano la pelle… L’8 marzo e gli altri giorni!

Le Donne con la D maiuscola non tornano a casa, per aspettare altri 364 giorni di squallida routine: loro creano la propria vita, tutti i giorni.

Le Donne con la D maiuscola non pregano, non invocano miracoli dal cielo, ma costruiscono il proprio firmamento, stella per stella.

Le Donne con la D maiuscola non hanno uomini da cui scappare, ma uomini a cui tornare, perché li hanno scelti loro pari!

Alle donne con la minuscola vanno i miei auguri, perché le Donne con la maiuscola non ne hanno bisogno.

Alle Donne con la maiuscola va il mio GRAZIE, perché senza di voi saremmo soli, in una valle di minuscole.

La Nostra metà migliore (2015)

No che non è vero

che siete tutte uguali:

siete tutte diversamente

Micidiali!

Ci circondate e assediate,

ci conquistate e liberate,

colonizzate ogni evento

intorno a noi.

Siete la nostra metà migliore,

quella che non sapevamo di avere.

Siete la nostra metà più atroce,

quella che ci spinge ad urlare.

E si che lo capiamo

che siete tutto un universo,

ognuna ha le sue orbite,

uno scorrere diverso.

E ci insegnate a contrastare

la nostra stessa gravità,

ci spingete a riprogettare

tutta l’immensità.

Siete la nostra metà più sana,

quella che ci insegna a guarire.

Siete la nostra metà più vera,

quella che ci spinge ad agire.

Evviva ogni madre,

evviva ogni sposa,

ogni amante, ogni amica

che ci sia.

Evviva ogni stronza,

evviva ogni dea,

ogni santa, ogni troia

che ci sia…

… Specie se è mia!

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