Caro Flavio, sei fuori! Facimmece ‘na Pizza!

[Tempo di lettura stimato: 4 minuti]

Caro Flavio, ti scrivo questa mia, per spiegarti quanto e perché tu “Sei Fuori”!

Tu sei un bravo imprenditore, lo sei sempre stato, fin da quando apristi il tuo primo ristorante, il Tribüla, che poi chiudesti perché non fatturava… Sei sempre stato un bravo imprenditore!

No, davvero, a parte gli scherzi, mi sono informato, ho letto la tua biografia attentamente ed è vero che ci sai fare e che è sempre stato così, ma sono certo che tu non abbia bisogno della mia conferma!

Nella tua vita imprenditoriale, il caso di quel ristorante rappresenta una delle pochissime eccezioni fallimentari, bisogna dartene merito.

Certo, hai avuto un po’ culo, come nell’incontrare Benetton, ma poi hai anche saputo farlo fruttare e senza dubbio hai sgobbato, cosa non da tutti.

I troppi successi, però, forse, oggi ti stanno dando l’idea di essere infallibile: no, caro Flavio, non lo sei e lo stai ampiamente dimostrando con tutta la storia che hai montato sulla pizza “impossibile” a 4€!

Capiamoci, io capisco bene che una Margherita, ordinata in una certa location di prestigio, possa arrivare a costare 15€, come hai affermato costi quella dei tuoi “Crazy Pizza”, qualche giorno fa a “Zona Bianca”.

Io lo capisco, non mi infastidisce, ma mi girano i coglioni se poi cominci a sindacare sulla qualità di un’eccellenza del mio territorio e ti consideri Dio sceso in terra, in confronto ai tanti, tantissimi pizzaioli “di quartiere”.

Caro Flavio, ti ho sentito dire, quasi testualmente, che “loro restano pizzaioli e tu sei un genio” e forse è vero, ma questo fa di te un paradosso: un genio ignorante!

Ignorante, facendo una facile citazione, nel senso che ignori che questo paese è fatto sì da pochissimi geni, ma anche e soprattutto da centinaia di migliaia di piccoli lavoratori, come quei pizzaioli che tu non consideri alla tua altezza.

Le pizzerie, in Italia, non sono solo quelle d’elite, come le tue!

Anzi, per quanto mi riguarda le tue NON SONO PIZZERIE, ma dei locali alla moda, dove si serve anche una specie di pizza… Una pizza standardizzata, come i pezzi di una catena di montaggio.

La tua pizza ha la poesia di quelle del banco frigo del supermarket, che possono (forse) anche avere un buon sapore, ma non raccontano alcuna storia!

La Pizza, quella vera, con la maiuscola, invece, ti parla del quartiere, dove viene sfornata e ha l’odore del popolo, al quale è destinata!

La Pizza, quella vera, è quella che si consuma in gruppo, guardando la Nazionale di Calcio ai mondiali! La Pizza, quella vera, è quella che si consuma in gruppo, guardando i Mondiali, anche se non c’è la Nazionale!

La Pizza, quella vera, è quella che, da adolescenti, ci si divide, con i pochi spiccioli accumulati in colletta, col tuo migliore amico!

La vera Pizza è quella che cola d’olio, sulla casacca di Pulcinella, nelle stampe che si trovano nella stragrande maggioranza delle pizzerie non solo d’Italia, ma del pianeta.

Ecco perché, nonostante la tua genialità, hai detto una grande stronzata, quando hai affermato che i pizzaioli napoletani non hanno saputo creare un “Brand”.

Caro Flavio, la Pizza, quella vera, è già di per se IL brand!

La Pizza, quella vera, è il brand che tu stesso stai sciacallando, accoppiandone il nome alla parola “crazy”!

Non hai creato il marchio “Crazy Cotoletta”, mi sembra! Non ricordo si sia mai parlato di “Crazy Risottino”!

Ecco perché è proprio il tuo Crazy Pizza a non aver creato alcun Brand, ne ha solo plagiato un altro!

Se tu hai potuto aprire una catena di pizzerie “alla moda” (e lucrarci), stanne certo, è perché i pizzaioli napoletani (e quelli di quartiere in generale) hanno, nel corso degli anni, creato un brand conosciuto in tutto il mondo!

La Pizza, quella vera, caro Flavio è quella che si ordina a domicilio, nella “pizzeria di fiducia”!

Una domanda, caro Flavio: le tue pizzerie saranno mai “di fiducia”, per qualcuno?

Ecco, allora non solo hai plagiato un Brand, ma non riuscirai neanche a fidelizzare clienti: funziona poco!

Caro Flavio, vieni a trovarmi, così ti offro una Pizza e ne parliamo a voce.

Sì, la Pizza te la offro io, perché quella vera, quella di quartiere, quella che ha creato “IL BRAND”, anche un blogger spiantato, come me, può permettersi di offrirla a qualcuno, perfino a un imprenditore di successo come te!

Caro Flavio, la tua pizza sarà anche “Crazy”, ma la Pizza vera è Democratica!


2 pensieri su “Caro Flavio, sei fuori! Facimmece ‘na Pizza!

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