Se ti evito

Perdonami, se ti evito,

se evito il tuo sguardo,

aggirandoti con la grazia

di una tempesta tra i cristalli.

Perdonami, se ti evito,

così come faccio con chiunque altro:

tu non sei chiunque altro.

Evito chiunque altro,

perché questi miei occhi

ne sono già saturi.

Se evito anche te,

è perché i miei occhi

chiedono fin troppe volte

di sfamarsi, ingordi, dei tuoi.

Non posso deluderli,

permettendogli ancora

di guardarti in un modo

che non è loro concesso.

Non reggerebbero.

Bramerebbero la cecità,

pur restando aperti,

spalancati e vigili,

puntati su colori

di cui non riconoscerebbero,

le più ricche sfumature.

Quindi perdonami, se ti evito,

è perché non conosco

altro modo di guardarti,

se non quello che tu mi chiedi

di evitare.

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