Tienila lontana da me, quest’estate in-odore,
ansiosa di ricordarmi i profumi del passato.
Tienila a distanza, lasciami nell’inverno,
barricato all’interno dell’incosapevolezza,
come se fosse una fortezza di idee rimosse.
Resisterei meglio a cento gelide tempeste,
che ad una singola carezza di quel vento,
che si fa anestetico sulla pelle calda e nuda,
mentre nuove fiamme bruciano dall’interno,
come fossi un albero colpito da un fulmine.
Lasciami ancora un po’ qui, a rimandare,
a dichiarare i miei proclami e programmi,
senza doverli mai davvero onorare domani.
Il mare che cerco è agitato e minaccioso,
tanto da tenermi lontano, distante, estraneo.
Il cielo che cerco è grigio, nebbioso, coperto,
tanto da fermare le stelle, tenendole in cielo,
affinché non cadano, invitandomi a desiderare.
La notte che cerco è deserta, timida e solitaria,
cautamente riposta ad invecchiare in cantina,
come una bottiglia di buon vino, ricevuta in dono,
conservata per quei momenti davvero speciali,
che tanto giudicherai sempre “non abbastanza”.
Tienila lontana da me, quest’estate bastarda,
scaraventami indietro, a quella precedente,
oppure in avanti, verso i rifugi di settembre.
Riportami il suo odore e non la sua idea,
oppure cancellalo, stavolta per sempre,
dalla memoria delle mie estati future.
Poesia evocativa, straordinaria… dai voce al nostro sentire. Grazie
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie a te, mi hai regalato un sorriso. Ricambio 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona