Lettera alla paura

Guida le mie scelte, affinché le eviti,

coltivando il mio futuro

su terreni di indecisione e noia,

concimandoli d’accidia.

Ricordami il rancore, non smettere.

Quando starò per dimenticarle,

ficca un dito in queste ferite,

agitalo, scava, raschia a fondo.

Quando dubiterò, ricordami ogni parola,

ogni certezza, ogni attesa, i silenzi,

l’immagine di loro insieme.

Insegnami la fuga, l’eremo e l’oblio.

Non abbandonarmi, perché tu,

mia conquista più atroce,

sei tutto ciò che mi protegge

dal viscido abbraccio

di un’arida felicità

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