Ricalcolo i percorsi,
le tappe e le ripartenze,
cambiando destinazione,
saltando una sosta,
improvvisandone un’altra.
Ricalcolo gli incontri,q
uelli furtivi al bancone del bar,
quelli virtuali
tra le maglie della rete,
quelli che si perdono
negli aneddoti del passato.
Ricalcolo gli amori,
le passioni,
le gioie e i dolori,
spesso confondendoli.
Ricalcolo le opinioni,
sovvertendole,
sorprendendomi.
Ricalcolo i fantasmi,
i miei e gli altrui,
dando loro una forma,
un corpo tangibile,
per poterli afferrare,
spingendoli lontano.
Ricalcolo le mie capacità,
alcune sopravvalutate,
altre insospettabili.
Ricalcolo le emozioni,
adattandole all’istante,
come acqua in un contenitore:
sentimenti liquidi,
che si perdono tra le dita,
che perdono il conto.
Ricalcolo,
per avere memoria degli errori,
per commetterli ancora,
ma coscientemente.
Ricalcolo…