Aurora voleva solo un sogno accanto

Alla fine hanno ucciso Aurora, stamattina mi sono svegliato ed era lì, fredda ed immobile come un sasso, con gli occhi spalancati nel vuoto, su un letto in disordine, in una stanza trascurata.

Mi fissava, chiedeva perché avessi lasciato che accadesse, mi accusava di non averla difesa e di aver messo a tacere gli allarmi.

Aurora è stata uccisa da una promessa non mantenuta, con il volto di un fantasma ed il sapore amaro dell’inadeguatezza. Aveva creduto, per mesi, ad ogni giuramento, lasciandosi convincere ad accantonare ogni sospetto, sentendosi addirittura in colpa per averlo avuto.

Ha vissuto per mesi con una presenza, sopportandone l’ingombro, sentendosi sbagliata perché lo percepiva, ma anche perché non riusciva a scalzarla, riempiendone lo spazio occupato.

Aurora non era “abbastanza” per riempire quel vuoto!

Aurora è rimasta lì, anche se tutto sembrava contro questa scelta, mentre il fantasma entrava ed usciva dalla sua vita, pregando che sparisse, di percepirne, un giorno, l’assenza.

Aurora è stata uccisa con indifferenza, trafitta da tutte le lame destinate al fantasma e nel momento in cui ha urlato, le hanno censurato la voce e le lacrime, perché non era “accettabile”.

Aurora è stata uccisa da un sogno, fatto di progetti e di disegni nelle nuvole, nonostante la presenza incombente del fantasma, per poi essere accusata di avercelo messo lei, perché ne faceva notare l’ingombro.

Aurora è stata uccisa dalle bugie che ogni volta saltavano fuori, salvo poi sentirsi dire “tu non ti fidavi”, senza neanche chiedersi se lo avrebbe fatto senza doverle affrontare ogni volta.

Aurora stamattina aveva il volto delle domande senza risposta e delle ingiuste accuse.

Aurora è stata uccisa da un “Non mi sei stata accanto”, quando è stata sempre presente. Aurora è stata uccisa per una poesia ubriaca, inaccettabile conseguenza di giorni e giorni di notti instabili. Aurora è stata uccisa ed è stata lasciata lì, girando il volto dall’altra parte, perché il dolore che provava faceva troppo rumore.

Si era fidata, Aurora, nonostante ogni cosa facesse pensare che facesse male, per poi essere accusata di non averlo.

Ha passato mesi a sentirsi inadeguata, per poi essere accusata di aver messo sotto esame.

Si era innamorata, si era impegnata, ci aveva creduto ed era stata pregata di farlo, per poi sentirsi dire “tu lo sapevi, la colpa è tua”.

Voleva solo difendere quel sogno, ma il sogno non c’era. Sarebbe bastato davvero poco: poco sforzo, poco tempo, poche parole.

Aurora ha passato questa prima metà dell’anno ad accarezzare le ferite lasciate dal fantasma, a baciarle, per poi trovarsele addosso, accusata di non averle capite ed essere accusata di aver reagito esattamente come aveva fatto chi le indossava.

Alla fine, come colpo di grazia, le è stato detto “tu non sei paragonabile al fantasma”, per poi lasciarla in terra, confermando ognuna delle paure che aveva provato.

Aurora è stata convinta a sognare ancora, con insistenza, poi è stata uccisa, come punizione per averlo fatto. Era stata convinta a puntare tutto e lo ha perso.

Non lo meritava, né merita l’oblio adesso, ma è esattamente quello che sta accadendo.

Aurora non c’è più: si era lasciata convincere a puntare tutto, anche se stessa… Ed ha perso!

3 pensieri su “Aurora voleva solo un sogno accanto

  1. Avrei un impegno a vita di non rivolgerti mai più la parola. Ma come essere umano non posso fare a meno di condividere una cosa che ho imparato nella vita. Svegliati da questo sogno. Non siamo mai gli unici e i soli. Ci innamoriamo, ci amiamo, ma non siamo mai gli unici e i soli di qualcuno. In forme diverse, ci sono sempre gli altri. La famiglia, gli amici, il passato, gli ex, il salumiere. Quando amiamo qualcuno, quando scegliamo di fare il viaggio con qualcuno, stiamo scegliendo di viaggiare con tutti i loro fantasmi. E li stiamo obbligando a viaggiare con i nostri. E ognuno deve lavorare su se stesso ancor prima di puntare il dito, ma il cuore non è un bagno, per liberarsi quando tiri lo scarico, e noi non possiamo pretendere che gli altri ci amino in maniera assoluta. Perché tutti siamo in grado, da soli, di amare in maniera assoluta il tutto che abbiamo, ma nel momento in cui amiamo in maniera assoluta una persona sola, il mondo si ferma. Che sarebbe il sogno di chi crede nel grande amore, ma è na strunzat. Perché se il mondo si fermasse, tu iss sott ancopp. E vabbuó. Mi so sfogata pur io che, Mannaggia alla miseria, sono diventata estimatrice delle tue centinaia di avventure a puntate con le donne nelle quali (mamm ro carmn) hai sempre ragione tu, esattamente come si diventa fan di despacito anche se ti fa cagare.

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  2. Sputare nel piatto dove si mangiava è troppo facile quando le cose non vanno bene. E l’autore del sogno di Aurora è una persona meravigliosa e fin troppo intelligente da capire che nella prima frase che ho scritto non faccio riferimento a lui.
    La paura a volte porta a prendere decisioni sbagliate, la paura di buttarsi a volte ci frena.. ma non significa che non ci sia stato o c’è ancora un sentimento. E magari si troverà il coraggio di superare questa paura e far capire che si merita una persona, la stessa che ha sofferto, e che ora merita di capire che possiede un’anima speciale.

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