Prendi le mie scarpe,
riempile di passi:
io li metterò in fila,
per formare un cammino.
Prendi i miei pensieri,
riempili di idee:
io li ordinerò in rete,
fino a creare un progetto.
Che siano notti di vino,
di carne e di tensioni,
fino a sorprendere
i nostri sguardi
abbracciarsi ancora,
clandestini e timidi,
tra le ultime ore,
di una Luna morente.
Mentre le folle si agitano,
io resterò immobile,
attendendo di vedere
quell’unica figura nitida,
che mi mostrerà il volto,
libero dalle sfumature
dell’eterna fuga quotidiana.
Prendi i miei occhi,
riempili di meraviglie:
io le chiuderò all’interno,
facendone sogni,
per poi cantarli
ai vagabondi,
per strada.

Belle parole. Complimenti.
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Grazie Benito, era un piccolo rigurgito del weekend 😛
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😉
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