Il Tempo scavalca gli attimi,
come un bambino curioso
la staccionata di un vicino ignaro,
per recuperare una palla smarrita:
inconsapevole dei pericoli,
perché incurante dei retaggi.
Il Tempo è una candela accesa,
come unica e fortuita illuminazione
in una grotta ancora inesplorata:
mostra lo spazio più prossimo,
ma lascia ascoltare le voci nel buio.
Il Tempo è la soffitta in disordine
di una vecchia casa ereditata:
per quante storie abbia accolto,
ogni ospite è sempre nuovo a se stesso.
Il Tempo è la nebbia nella quale agitiamo,
affannati, maldestri e speranzosi,
le nostre braccia, in cerca di una strada
che conosceremo solo camminando.
