Rifiuto il confronto e mi isolo,
ripongo le armi e mi arrendo,
vi do le spalle: colpite!
Abbandono il campo,
rifuggo la battaglia.
Sventolo i brandelli
delle mie vele candide,
come vessillo di sconfitta.
Attenderò, lontano,
lì dove le vostre urla
non avranno accesso.
Costruirò un rifugio,
ricoprendolo di specchi,
arrivando al quale
non vedrete altro
che voi stessi,
cosicché ogni dettaglio
vi sembrerà “normale”.
All’interno,
coltiverò il silenzio,
concimandolo con l’invisibile.
All’esterno,
eviterò gli sguardi,
nascondendomi in piena luce.
Barricato, tra i miei versi,
mi mancherà l’unica voce
che vorrei ascoltare,
quella più letale.
Tra tutti i fendenti,
quello mortale
sarebbe il più dolce,
il veleno impossibile
da rifiutare.
Foto di Mariana Blue da Pexels