Voltati, voltati ancora,
voltati di nuovo,
voltati veloce,
fino a piroettare,
per mostrarti
lasciarti ammirare,
unica,
su un palco
sospeso a mezz’aria.
Ora fermati,
sorprendili ad ammirarti,
stupisciti dello stupore,
eccitati per l’eccitazione,
fai l’amore coi loro occhi,
appagandoli dei tuoi,
lontani una ribalta.
Ora salutali,
lascia che si inchinino,
poi mostragli le spalle,
vai via, fatti sipario,
abbandonali al desiderio
di vederti ancora,
alla sensazione
di poterti toccare,
alla rabbia
di non poterlo fare.
Ora riposa:
domani i muscoli
testimonieranno
la tua bellezza,
fatta dei mille lividi,
inciampi, cadute,
prima di quel volo
durato un istante.
