Ricordi lo stupore della nascita?
No, avverti la vita, intensa,
senza ricordare il tempo
passato in grembo materno.
Il tuffo è solo un istante,
dopo è solo il mare immenso:
prima era l’afa, non lo ricordi.
Il sorso è un gesto veloce,
prima era malinconia,
che svanisce nell’euforia,
nella sbornia, nel vomito.
Il passo tra passato e futuro
è il più difficile da compiere,
la chiave di tutto il resto,
ma nessuno ricorda davvero.
Non mi stupisco che tu non capisca
la densità del mio desiderio per te:
è nato da uno sguardo, un istante.
Perché ti meravigli, dunque,
che è bastato un battito d’ali,
per far volare la mia fantasia
verso l’ipotesi, calda e seducente,
del tuo corpo, vibrante, sul mio?
Non lo capisci perché non sai
di essere il mare al tramonto,
non conosci l’afa da cui vengo:
lasciami tuffare, guardami!
