Un prete riceve centinaia di commenti pro pedofilia! #iostocondonmarco

Clic, clic, clic… Lo sentite il rumore? Clic clic clic, sapete che rumore è? È rumore di soldi, clic clic clic!

È il rumore dei soldini che entrano nelle casse delle testate online, ogni volta che inventano un titolone studiato a tavolino e qualche idiota lo condivide, senza neanche leggere l’articolo, senza verificare le fonti o semplicemente senza lucidità di pensiero.

Io, oggi, per la prima volta in vita mia, ho usato un titolo acchiappa-clic, ma il testo parlerà di tutt’altro. Ho usato un titolo fuorviante e menzognero, è stato onesto? No, ma sono curioso di capire quanti clic arriveranno in più, e poi questo blog non genera profitti!

“Clic” molto spesso è il rumore dell’idiozia e ieri è diventato vera e propria sinfonia! Ieri si è tenuta la sagra dei paradossi!

Il primo paradosso è stato che un prete si è schierato apertamente contro la pedofilia, che sappiamo essere una pratica, purtroppo, ormai diffusa e certa all’interno del mondo sacerdotale, insieme all’omertà su di essa.

Il secondo paradosso è stato che questo prete, invece di venire supportato, è stato travolto da ondate di merda.

Il terzo paradosso è stato che IO ho dovuto difendere un prete, che è un po come se un vegano difendesse un macellaio.

Il fatto che ha generato tutti questi paradossi, in breve, non è poi così complicato, ma partiamo dal protagonista: Don Marco Scandelli (che credo abbia più o meno la mia età) è un giovane prete, appassionato e determinato nella propria missione, oltre che una persona educata e gentile.

Come faccio a sapere che è una persona gentile? Perché ieri ho scritto un post su facebook in sua difesa, oggi gli ho chiesto l’amicizia (perché io un prete così come amico LO VOGLIO, ma non solo in FB) e dopo dieci minuti mi ha scritto per ringraziarmi: cosa? Lui si schiera, lui prende la merda in faccia e LUI RINGRAZIA ME? Quarto paradosso!

Da qui in poi chiamerò “Don Marco” semplicemente “Marco”, perché siamo coetanei e perché prima che prete è un uomo: questo è un aspetto molto importante, sul quale ritorneremo dopo.

post-originale-don-marco
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La colpa di Marco è di aver pubblicato un post, di cui allego uno screen integrale e che vi invito a leggere, nel quale si sfogava a causa dei recenti (e meno recenti) scandali in tema di preti e pedofilia.

Facciamo l’esegesi del testo, perché mi sono reso conto che alcuni, piccole merdine dal clic facile, non riescono a capirne il senso autonomamente.

“BASTA, BASTA, BASTA”, Marco comincia così, ma prima ancora piazza dice “#scusate“, forse perché già consapevole, nel profondo, di quello che stava per accadere.

“BASTA BASTA BASTA” è un terremoto quando detto da un prete, su fatti riguardanti altri preti, su un tema importante come la pedofilia. Marco ripeterà quel “BASTA” altre volte nel suo lungo post ed anche io vorrei ribadirlo: BASTA, se non siete capaci a mettere insieme due frasi, condividete gattini, non altro, grazie.

Subito dopo, Marco dichiara la difficoltà di un sacerdote a vivere la propria solitudine e separa il grano dal loglio, chiamando alcuni preti con il titolo di “serpi velenose”: Marco, a differenza di altri, sta confermando che c’è del marcio nella chiesa, ma è un sacerdote e precisa “poche mele marce”.

(NDA: Marco, io non sono convinto siano così poche, ma capisco la tua posizione).

Marco, dicevo prima, prima che prete è un uomo, con il corpo di un uomo, le debolezze di un uomo e gli istinti di un uomo (anche Cristo si “fece uomo”, un prete può esserlo un po’ in più del figlio di Dio, credo).

In quanto uomo, quindi, Marco “CAPISCE” e lo dice: “Capisco TUTTO”, ma essendo una brava persona va dritto al punto: “NON CON UN MINORE”!

FINALMENTE!!! Io ho pensato “FINALMENTE”!!! Un sacerdote schierato (anche se so bene non essere l’unico), contro le “serpi velenose” che, protetti dall’abito talare, abusano bambini.

A questo punto, Marco scrive qualcosa che permetterà a tanti pseudo-giornalisti di pubblicare titoloni acchiappa-clic ed a tanti idioti di cliccarci, condividendoli, ma leggendone solo le prime due frasi.

Marco scrive, testualmente (non rimaneggiato):

Se un prete sente delle “necessità fisiche”, PIUTTOSTO (scusate il paradosso) si trovi una donna (o un uomo) consenziente e maggiorenne. Al limite anche un animale. Sono sempre peccati, ma non scandalizzano e traumatizzano, non deviano gli innocenti.

Sapete cosa hanno titolato i giornali e cosa gli idioti hanno capito?

“Prete contro pedofilia: andate con gli animali” oppure “prete invita ad abusare di animali”.

Oh, che bel mondo in cui viviamo, parafrasando Covatta: Caro padreterno, ho capito che non vuoi più annegarci, ma puoi sempre bruciarci o fulminarci, no?

Mi sono addirittura sentito rispondere, durante una discussione, questa frase, tenetevi forti: “L’animale sarebbe consenziente?”

CARO PADRETERNO, FULMINACI TUTTI, PRESTO PERÒ!

Marco è un uomo e perde le staffe, si arrabbia, gli va il sangue al cervello: “è meglio che vi mettiate una pietra al collo e vi gettiate in mare”. Questa cos’è,  istigazione al suicidio? No, è solo un uomo arrabbiato che, parla da uomo arrabbiato.

Marco, non pago, chiarisce ancora come vede la pedofilia: “È più grave dell’aborto, è più grave dell’omicidio, è più grave dell’adulterio, è più grave dell’appartenenza ad associazioni mafiose o massoniche”.

Cosa vuol dire, che un prete è a favore dell’aborto, dell’omicidio e pro mafia? Se lo pensate davvero è meglio che vi mettiate una pietra al collo e vi gettiate in mare!

Marco conclude in un modo meraviglioso: “i primi a doversi arrabbiare per i preti pedofili, dopo le vittime, siamo proprio noi sacerdoti”!

Vi invito a fermarvi su questa frase, a lasciare che vi riveli tutto il suo potenziale rivoluzionario: Marco, qui, ritorna “Don Marco” e schierandosi, prete tra i preti, CONTRO ogni sorta di abuso sui minori, rompendo l’omertà tipica del suo ambiente. Marco qui è un guerriero, un leader, un condottiero armato di sola fede e misericordia.

Ora mi rivolgo direttamente ad una categoria di persone, quelle che si sono scagliate contro quest’uomo, soprattutto quelle che lo hanno fatte definendosi “aconfessionali”, cercando di apparire intellettualmente superiori. Mi rivolgo a te, webete intellettualoide, hater da cagata veloce, che dal tuo piedistallo di ceramica bianca punti il dito senza guardare verso cosa.

Cosa volevi ottenere? Cosa ti ha dato davvero fastidio del post di Don Marco? Davvero hai pensato che stesse suggerendo di andare con gli animali?

Ti immagino a fare ipotesi su QUALE animale poter utilizzare: una gallina, una capra, una pecora? Qualcosa di più grande, come una scimmia? Qualcosa di più piccolo e portatile, come un coniglio, comodo per le sveltine quando sei in viaggio?

Dov’è la perversione, nell’iperbole utilizzata da un Prete (si, ora uso la maiuscola) che si scaglia contro una depravazione, oppure nella tua testa, che estrae quella frase e ne fa il fulcro dell’intero discorso?

Ora mi vesto dei tuoi panni: dato che hai attaccato un post CONTRO la pedofilia, per me tu sei a favore!

Tu che hai attaccato quel post sei un animalista, ma pedofilo, omicida, pro aborto (beh, questa anche io), mafioso e massone!

Non me ne frega nulla del contesto, per me lo sei, perché io adesso sto ragionando come fai tu di solito e non analizzo, non argomento: ho deciso che tu lo sei e quindi lo sei! Ti sembra giusto? No, non lo è e per fortuna io non sono come te.

Centinaia di commenti, una valanga di insulti hanno ricoperto le buone intenzioni di un Uomo e di un Parroco che stava facendo il suo dovere, uno di quelli che avrebbero impedito, se li avessi trovati più spesso, il mio distacco dal mondo ecclesiastico.

#IOSTOCONDONMARCO perché si è arrabbiato ed ha avuto ragione a farlo, esattamente come Cristo che, nelle scritture, entra nel tempio e caccia i mercanti, sfasciando tutto, non certo con le buone maniere!

I “Webeti” che lo hanno attaccato, invece, anche quando bravi nell’articolare le frasi, non dicono nulla, non raggiungono nulla: sono i mercanti da cacciare dal tempio del web!

Concludo con il mio post in facebook di ieri sera, perché è il manifesto il mio pensiero.

Una lotta senza uno scopo equivale a vagabondare tra le polemiche, senza contribuire ad alcun miglioramento.

Cogliere ogni occasione per manifestare dissenso, senza valutare i singoli contesti, non vi rende “alternativi”, ma solo idioti nel migliore dei casi e nocivi nel peggiore.

Le idee devono essere produttive, ragionate ed argomentate, non basate sui titoli acchiappa-clic di articoli tendenziosi, che neanche leggete o forse non capite.

Gli ideali hanno valore se e quando tendono a raggiungere un obiettivo di evoluzione. In caso contrario, non possono definirsi tali.

Andare “contro” a prescindere, per partito preso, prima o poi vi farà schiantare contro il muro del vostro stesso autocompiacimento.

#IOSTOCONDONMARCO perché oggi lui è un martire e voi i carnefici!

8 pensieri su “Un prete riceve centinaia di commenti pro pedofilia! #iostocondonmarco

    1. Grazie. Questo caso non si fermerà purtroppo, ormai Don Marco è stato scelto come “cattivo” e gli daranno addosso. C’è bisogno ci gente intelligente come te.

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